Antonio Albanese non ha bisogno di presentazioni, ha iniziato la sua brillante carriera nelle radio private della provincia di Lecco, è approdato poi sul piccolo schermo con programmi celeberrimi come Mai dire gol o Che tempo che fa, fino ad arrivare al grande schermo con interpretazioni indimenticabili (come in Manuale d’amore2) e pellicole di grande successo come Qualunquemente (2011), di cui non è solo interprete, ma anche sceneggiatore e regista.
A teatro, in TV, al cinema, il comico di origini siciliane ha sempre portato in scena il proprio mondo (che è anche il nostro) fatto di bislacche caricature della nostra società, così indelebili proprio perché sempre attuali, semplici, in una parola, veritiere (e anche tremendamente spassose). Tra i numerosi personaggi che ci hanno fatto ridere e sorridere ritroveremo sul palco milanese Cetto La Qualunque, politico malavitoso, Alex Drastico, fannullone incallito, il Sommelier, degustatore di vino incapace, Epifanio, uomo timido e gentile innamorato di una pianta. Ciascuno di questi strani soggetti non è altro che il simbolo dell’assurdità, dell’esagerazione, del paradosso della quotidianità del mondo contemporaneo.
Scritto in collaborazione con Michele Serra, Piero Guerrera, Enzo Santin, e diretto da Giampiero Solari, il nuovo show di Antonio Albanese è un regalo al pubblico e ha un unico obiettivo, più necessario e urgente che mai: ridere. «Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti» dichiara Antonio «vorrei abbracciarli tutti…La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre».