Nel maggio del 2014 iniziarono le riprese di “The Walk”, film prodotto e diretto da Robert Zemechis, regista dei due incredibili film d’animazione “Polar Express” (2004) e “Christmas Carol” (2009) e vincitore del premio Oscar nella categoria miglior regia con il film “Forrest Gump”. Questa pellicola racconta la storia vera dell’artista francese Philippe Petit, mimo, giocoliere e funambolo che, innamoratosi delle Torri Gemelle, riuscì ad attraversarle e a segnare la storia. Si tratta di un adattamento cinematografico di “To Reach the Clouds”, libro scritto dallo stesso Petit edito nel 2006. Fin da subito il ruolo del protagonista venne affidato a Joseph Gordon-Levitt (Robin, nota spalla di Batman), ma nel cast vi sono anche attori come Ben Kingsley o Charlotte Le Bon.
L’attraversata delle Twin Towers è la scena chiave, uno show, un’esibizione realizzata dal funambolo non per un pubblico che lo acclami o che lo lodi, ma per se stesso: è una sfida, un mettersi alla prova, conoscere i propri limiti, la linea di confine dell’uomo, della ragione e dell’etica e superarla. Tutto ciò è accompagnato da momenti di paura e silenzio, scene chiave che accrescono la tensione e l’adrenalina. Il pubblico conosce tutti i pensieri del protagonista in quanto egli stesso è il narratore della storia, pronto a intervenire in ogni momento e a sottolineare personali stati d’animo e approfondimenti su ogni minimo particolare. Il registra gioca con la struttura del flash-back, realizzando salti temporali dal presente al passato e dal passato al presente con estrema rapidità.
Nonostante il fatto che i personaggi vengano poco approfonditi e che dunque lo spettatore apprenda poche notizie sulle loro storie, sfaccettature, conoscendoli solo in quanto aiutanti del protagonista, essi risultano necessari a comprendere quanto sia importante il gioco di squadra, avere fiducia gli uni negli altri, collaborare con passione ed entusiasmo e, solo così, raggiungere la vittoria.
Di Federica Giampaolo