Where were we? Nel secondo capitolo della trilogia di Batman (l’esordio nel 2005 con Batman Begins e il sequel nel 2008 con The Dark Knight), il cavaliere oscuro ha affrontato una delle sfide più dure, quella contro Joker (interpretato da Heath Ledger) e Harvey Dent/Due Facce (Aaron Eckhart). Con la morte di Due Facce, Batman si eclissa nella notte e si assume la responsabilità dell’omicidio, diventando a tutti gli effetti un fuorilegge.
Per gli otto anni successivi, a Gotham City ha regnato la pace, sotto lo stretto controllo della polizia capitanata dal capitano James Gordon e complice una speciale legge anticrimine, il Dent Act. Bruce Wayne/Batman, invece, si sta nascondendo nella Wayne’s Enterprise. Ma la quiete si sta per dissolvere e, in questo capitolo conclusivo, l’arrivo dell’astuta ladra Catwoman e del mercenario mascherato Bane costringono il Cavaliere Oscuro a ritornare sul campo d’azione. La sua forza sarà messa a dura prova. Questa, in breve, la trama della nuova avventura del “pippistrello” più famoso del cinema. Ma al di là di quanto potrebbe risultare, in qualche modo, ovvio un po’ di curiosità ci ha fatto scovare personaggi e persone… decisamente interessanti.
Andando dietro le quinte, troviami un cast d’eccezione: Christian Bale, come sempre nei panni di Batman, Anne Hathaway in quelli di Catwoman, Gary Oldman nel Capitano Gordon, Michael Caine, Morgan Freeman, e molti altri, tutti rigorosamente vestiti con i costumi di Lindy Hemming, che per questo finale si è avvalsa della collaborazione italiana di Giorgio Armani.
Chi avrebbe mai potuto vestire un personaggio così controverso, la cui parte oscura si riflette su se stesso, se non Re Giorgio? Colui che negli anni ha saputo creare un’immagine sempre nuova ed elegante, rimanendo fedele alle sue linee classiche, pulite e ai colori semplici come blu, nero e bianco, senza mai tralasciare i dettagli innovativi e ricercati.
Lo stesso stilista ha commentato positivamente il suo contributo al film e alla creazione della linea dei costumi, Giorgio Armani per Bruce Wayne. Le sue parole esprimono soddisfazione per aver contribuito alla creazione di un personaggio il cui lessico è completo e antitetico, come quello di Batman.
Informazioni
http://wwws.warnerbros.it/thedarkknight/
(di Giulia Rozza)