Bauhaus Spirit, i 100 anni della scuola di architettura divenuta un modello di stile
Chiunque si occupi di design e architettura sa benissimo che la concezione contemporanea delle linee, delle forme e della luce deve molto a questa esperienza artistica utopica e radicale. Fondato esattamente 100 anni fa da Walter Gropius, il Bauhaus è oggi il punto di riferimento per l’arte, l’architettura e il design moderno. Seppur abbia avuto vita breve (1919-1933), questa scuola si è posta come baluardo di inizio di tutta la concezione artistica del Novecento, e non solo.
A cavallo tra le due guerre, in un momento di grande fermento artistico, il Bauhaus prende ispirazione dai movimenti di avanguardia di inizio Novecento. Riuscendo quindi a reinterpretare le esigenze di inizio secolo e a proiettare l’arte in una prospettiva futura, il Bauhaus diviene ben presto il modello a cui qualsiasi artista contemporaneo si ispira e si basa per le sue opere e i suoi studi.
Cattedre illustri e laboratori volti a reinterpretare le forme come mai era stato fino ad allora
Questo fu possibile grazie al contributo di insegnanti dai nomi illustri: Gropius, Weimar, Klee, Kandinsky, Brandt, Reich e molti altri. Grazie a loro il Bauhaus divenne un luogo di vera e propria utopia artistica radicale. Alla base, infatti, vi era l’intento di sintesi: immaginazione e struttura, arricchimento e semplicità, luce e chiarezza.
È questo quello che raccontano i registri Niels Bolbrinker e Thomas Tielsch nel loro documentario. Interrogando architetti, designer, sociologi e insegnanti, si fa luce sull’esperienza personale dei singoli e su quanto questa esperienza artistica abbia per sempre cambiato la concezione dell’arte, del design e dell’architettura, perfino della musica.
Il documentario (della durata di 90 minuti), uscito nelle sale per la prima volta in Germania nell’aprile dello scorso anno, è possibile visionarlo all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano. Un evento che ha dato avvio, non a caso, alla Milano Design Week, settimana per eccellenza dedicata all’arte architettonica e plastica.
di Ilaria Nassa