Il docu-film
Nelle sale italiane solo il 13, 14 e 15 novembre, Codice Carla è un sentito omaggio, scritto e diretto da Daniele Lucchetti, a una ballerina eccezionale quale era Carla Fracci. Il documentario ripercorre la vita dell’artista anche attraverso immagini, interviste e testimonianze come quelle di Marina Abramovic, Roberto Bolle, Jeremy Irons, Carolyn Carlson, Alessandra Ferri e molti altri. In questo viaggio nella vita di Carla Fracci, siamo inoltre accompagnati dalle musiche degli Atoms For Peace, edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies.
Ripercorriamo quindi i suoi passi da ballerina, insegnante, attrice e di donna, cercando di capire qual era il suo codice, cosa cioè l’ha resa un’icona. In primo piano spicca il ruolo del corpo, massima espressione di Carla e del mondo della danza. La celebre étoile ci parla e si racconta attraverso il suo linguaggio fatto di gesti, passi e movenze, che trasmettono grazia e leggerezza ma anche forza e fisicità. Il corpo nella danza segue infatti delle regole rigide, codificate da secoli, è un corpo fine a se stesso ma è anche un corpo che esprime emozioni e narra storie. Un film da non perdere per chiunque voglia indagare l’arte, la passione e la vita di una delle più grandi ballerine del secolo scorso.
Qualche curiosità su Carla Fracci
Classe 1936 e nata a Milano, Carla Fracci entrò in contatto col mondo della danza quasi casualmente, su consiglio di amici del padre, che avevano visto in lei uno straordinario senso del ritmo. Sostenne e superò l’audizione al Teatro della Scala, ma i primi anni furono duri, segnati da nostalgia e da rimproveri.
Il turning point è rappresentato dall’incontro con Margot Fonteyn, attraverso cui la giovane Carla comprese il senso ultimo di tutti i suoi sforzi e sacrifici. Da allora ha danzato con ballerini di fama internazionale quali Erik Bruhn, Vladimir Vasiliev, Rudolf Nureyev, Antonio Gades e Roberto Bolle, solo per citarne alcuni. Indimenticabile appare in ruoli drammatici e romantici come Giselle, Romeo e Giulietta, Medea e La Sylphide.
Ma Carla non fu solo una straordinaria ballerina: fu anche attrice, ad esempio per lo sceneggiato Rai “Verdi”, e insegnante per vari corpi di ballo. Il nuovo documentario di Daniele Lucchetti ci presenta l’immortale ballerina attraverso tutte queste sue sfaccettature… da vedere assolutamente!