Il 16 ottobre approda sui grandi schermi italiani la nuova pellicola ispirata al romanzo di Charles Dickens. La vita di David Copperfield, scritta e diretta da Armando Iannucci.
Il sogno di Iannucci
Dietro il film La vita straordinaria David Copperfield si cela un sogno, quello del regista candidato all’Oscar Armando Iannucci di portare Dickens sui megaschermi. Che fosse un appassionato dell’autore inglese si era capito. Nel 2012, infatti, Iannucci si è occupato dello speciale televisivo “Armando Tales of Charles Dickens” per la BBC. E oggi, finalmente, il primo lungometraggio sul suo romanzo del cuore.
Con l’aiuto dello sceneggiatore Simon Blackwell, il racconto dickensiano ha una nuova frizzante vita. I due sceneggiatori vogliono che la storia sia più divertente, più cosmopolita, corale, variegata. Detto, fatto. E così conosciamo un David nuovo, che cresce attraverso le sue rocambolesche avventure e i personaggi bizzarri che incontra lungo il cammino. Non mancano i risvolti drammatici, vissuti come una parte dell’esistenza da smorzare col sorriso.
“È uno dei romanzi più divertenti che io abbia mai letto. È anche molto lungo, poco più di 600 pagine, dunque quando ti accingi a condensarlo per trasporlo in un film o in una serie televisiva, la tendenza è quella di lasciare fuori le scene comiche perché non costituiscono l’ossatura della narrazione” dichiara Blackwell.
E così anche i personaggi meno comici, come lo schizofrenico Mr Dick, diventano bizzarre guide nella vita del protagonista. Iannucci stesso ammette l’entusiasmo con cui ha scritto e girato delle scene che rasentano la slapstick comedy. Quando David si ubriaca per la prima volta o quando si innamora di Dora, tutto diventa assurdo ed estremamente comico. “È un testo molto surreale e tuttavia molto realistico. E io volevo che questo binomio emergesse dal film”.
Il cast
Grande risorsa per Iannucci è stato un cast stellare ed estremamente variegato. La coralità delle scene conferisce al film quella freschezza che gli sceneggiatori auspicavano. Ben 50 ruoli parlanti, selezionati magistralmente da Sarah Crowe. Tra tutti brillano i tre protagonisti. Il premio Oscar Dev Patel nel ruolo di David Copperfield, scelto personalmente dal regista. “Dev era il solo a cui riuscissi a pensare ed è stato la prima persona a cui ho proposto la parte”. Dichiara Iannucci, motivato a dare una etnia diversa al suo David in un periodo in cui il cinema hollywoodiano si spinge ad essere sempre più inclusivo.
Al fianco di Patel campeggia il nome del dottore più amato della televisione, Hugh Laurie, nei panni di Mr Dick, un bizzarro cugino alla lontana. Schizofrenico, eccentrico, ma inaspettatamente anche mentore del protagonista in anni in cui il pazzo veniva allontanato ai margini della società. Grande performance anche quella della stella hollywoodiana Tilda Swinton nei panni dell’austera zia Betsey Trotwood. E poi anche Peter Capaldi, Aneurin Barnard e molti altri costellano un cast glorioso.
Un romanzo di formazione che tramutato sugli schermi diventa straordinariamente divertente, moderno e avvincente. Dal 16 ottobre in tutte le sale italiane per strappare un sorriso anche ai più restii.
di Annastella Versace