Edgar Degas, iconico pittore impressionista, nelle sale per il ciclo de “La grande arte al cinema”
Ne abbiamo certamente sentito parlare, ne abbiamo studiato le opere principali a scuola e, magari ci siamo soffermati ad ammirare le eleganti ballerine che sembravano fluttuare sulla tela. Tutti noi conosciamo Edgar Degas, che, dopo oltre un secolo dalla sua morte, approda sul grande schermo.
Il 28, 29 e 30 Gennaio il famoso pittore impressionista sarà protagonista del docu film Degas – passione e perfezione, diretto da David Bickerstaff. Il film inaugura la stagione 2019 della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital, che l’anno scorso ha attirato più di 500mila spettatori.
Partendo dalle sale del Fitzwilliam Museum di Cambridge, che ospita la più ampia collezione di opere dell’artista, lo spettatore ripercorre le tappe della vita di Degas: dagli anni della formazione in Italia al periodo parigino.
Degas – passione e perfezione: alla scoperta della mente di un artista
Il film evento è dedicato alla ossessiva ricerca della perfezione che ha da sempre accompagnato la vita dell’artista: Degas era infatti un pittore costantemente insoddisfatto dei suoi lavori, tanto da tenere la maggior parte delle sue opere nascoste.
Il docu film vuole indagare su questa ossessione offrendo una visione unica sulla vita personale e creativa di Degas. Dallo studio dei maestri del passato, come Delacroix o i pittori del Rinascimento, alla passione per la danza, lo spettatore scoprirà lati dell’artista che l’hanno reso una delle personalità più amate e indipendenti del movimento Impressionista.
Non solo pittura
In Degas – passione e perfezione lo spettatore può ammirare lati creativi del pittore che non si imparano sui libri di storia dell’arte. Come la passione per la scultura, arte che spesso non viene associata all’artista delle ballerine e dei fantini. Per raccontare gli aspetti del quotidiano che tanto lo colpivano, dai caffè parigini alle corse di cavalli ai nudi femminili, Degas realizzò numerose statue di argilla o cera, che furono ritrovate nel suo studio alla sua morte.
Un artista, insomma, tutto – ancora – da scoprire.
di Alessandra Tropiano
