Ferro, il docufilm: “Non importa come cadi, importa solo come ti rialzi”
Ferro è il docufilm di Amazon Prime disponibile dal 6 Novembre che ci conduce in un viaggio intimo alla scoperta della vita professionale e privata del cantante Tiziano Ferro; originario di Latina, ha contribuito a scrivere una delle pagine più belle della storia della musica italiana. Un titolo essenziale, che cita il cognome del cantautore, simbolo anche dell’essenza stessa del progetto: raccontare la persona e meno, anzi pochissimo, il personaggio. Girato tra Milano, Latina e Los Angeles, Ferro non è una banale celebrazione di una carriera strepitosa. Bensì la confessione di un cammino di liberazione e riscatto. Tiziano, fra ricordi e dolorose ammissioni, racconta il suo passato di adolescente sovrappeso e bullizzato. Tiziano Ferro non ha paura di svelarsi, di raccontarsi, di commuoversi davanti alla telecamera. Si mette a nudo spegnendo le luci dei riflettori e accendendo quelle della sua anima. La vita del grande interprete della musica italiana viene tradotta in immagini dalla maestria del regista Beppe Tufarulo.
Vizi e ossessioni
Durante il lungometraggio, il protagonista non perde occasione per mettere a nudo i suoi sentimenti più profondi e i suoi pensieri più nascosti ripercorrendo la sua vita, ma non dal punto di vista dell’artista, bensì da quello dell’uomo che si cela dietro al personaggio che il pubblico è abituato a vedere. Nel corso dell’intervista, Tiziano spiega come sia passato dal pesare 110 chili a soli 70 in un arco di tempo piuttosto breve: un cambiamento repentino che lo ha portato a rapportarsi con un corpo a lui estraneo che gli ha causato non poche sofferenze. E così sono arrivati i disturbi alimentari e i problemi di alcolismo, in un momento in cui la sua carriera aveva già spiccato il volo. Non manca poi la narrazione del complicato rapporto con uno star system che ha a lungo impedito al cantante di fare coming out e di svelare al mondo la propria omosessualità. Ferro ha iniziato a sentirsi giusto quando ha cominciato a riconciliarsi con quello che lo ha sempre fatto soffrire, dai chili di troppo che la casa discografica gli aveva obbligato a smaltire, all’omosessualità che sempre i discografici si impegnavano a mascherare assoldando stylist pagati apposta per far apparire Tiziano «più maschile».
La gioia del riscatto
Attraverso la passione per il suo lavoro e l’amore che non gli è mai mancato, Ferro è riuscito a liberarsi di tutto questo e a trovare il coraggio e la lucidità per mostrarlo a tutti coloro che lo hanno sostenuto. Per Tiziano, la liberazione avviene con il coming out nel 2014, e l’inizio del percorso di recupero con gli Alcolisti Anonimi. Gruppo che tuttora frequenta a Los Angeles e al quale, ogni settimana, presta il suo sostegno aiutando le new entry. La solidità di Ferro sta nei suoi valori, la famiglia, il compagno – diventato marito – Victor Allen, le sue radici, nella musica e nell’arte. Questa oggi la vita del cantante che, dopo anni di peregrinazioni, ha finalmente trovato il suo posto tranquillo a Los Angeles accanto al marito Victor. Le immagini del loro quotidiano losangelino – fatto di semplicità, serate coi suoceri, partite di bowling con Bianca Balti e cene con Brigitte Nielsen – rivelano un Tiziano finalmente riappacificato con la vita.
Non a caso, il documentario termina con il ritorno nella sua Latina. Epicentro di tanti spettri del passato con i quali finalmente il cantante riesce a convivere. Come nella scena in cui torna a sedersi sulla panchina del parco dove, ancora adolescente problematico, scrisse il primo verso della sua Xdono. Non si tratta di una visione morbosa all’interno della vita di una celebrità, bensì della testimonianza di un uomo che è riuscito a liberarsi dei suoi demoni e che invita anche gli altri a farlo: oggi Tiziano Ferro, a 40 anni, è finalmente felice. La storia di Tiziano è un esempio di come anche una persona che abbia toccato il fondo più buio possa risalire alla luce e diventare una persona serena e grata di ciò che ha e, inoltre, insegna che la felicità si ottiene solo con la libertà di poter esprimere sé stessi e raccomanda di non aver paura di dire al mondo delle scomode verità.
di Virginia Scarano