L’uscita in Italia di The Midnight Sky
Dopo tre anni, il Premio Oscar George Clooney torna a cimentarsi nel ruolo di regista con il suo ultimo film “The Midnight Sky”, disponibile su Netflix dal 23 dicembre. Un debutto fantascientifico nel quale l’attore americano ricopre il ruolo del protagonista, scienziato solitario in un mondo post-apocalittico.
Settima regia firmata Clooney
Dal romanzo “La distanza tra le stelle” (Good Morning, Midnight) del 2016, della scrittrice statunitense Lily Brooks-Dalton, nasce questo adattamento cinematografico diretto da George Clooney. La sceneggiatura è invece firmata Mark L. Smith, autore dei precedenti “The Hole”, “Revenant” e “Overlord”. In Italia la pellicola è disponibile dal mese di dicembre. Oltre ad alcuni cinema selezionati in cui è proiettato, il film è visibile in streaming su Netflix, e l’interesse del pubblico si è già fatto sentire. A dimostrarlo sono le migliaia di visualizzazioni del trailer su YouTube dal momento della sua pubblicazione a fine ottobre di quest’anno.
Si tratta del settimo film che George Clooney vive da regista, una fatica in questo caso anche fisica. Per la notevole perdita di peso al fine di entrare nei panni del solingo scienziato protagonista, il divo americano è finito in ospedale. Un rapido e significativo dimagrimento causa di una pancreatite lo ha infatti costretto al ricovero pochi giorni prima dell’inizio delle riprese. Riprese che tengono conto di un paesaggio futuristico e post-apocalittico, sterminato, desolato e fantascientifico, preso in prestito da Regno Unito, Islanda e isole Canarie. L’ambiente spaziale è invece forse un omaggio o un richiamo ai film “Interstellar” e “Gravity”. In questo caso però non è Clooney a viaggiare in orbita. Dell’equipaggio spaziale fanno parte infatti David Oyelowo, Tiffany Boone, Demián Bichir, Kyle Chandler e Felicity Jones, incinta sia nella vita che nel lungometraggio.
Una trama post-apocalittica
Augustine, il protagonista interpretato dal divo americano, è uno scienziato malato e trasandato che vive in solitudine in una base spaziale nell’Artico. La Terra, colpita da un futuristico disastro ambientale, lo ha portato infatti ad un isolamento totale che gli permette di interrogarsi sul senso della vita. Una vita che ha dedicato a guardare e studiare le stelle senza avere il tempo per approfondire altro.
Nessuna famiglia, nessun amore, se non quello per il suo telescopio. Malato terminale, decide di rimanere nel suo osservatorio astronomico dopo la catastrofe globale mentre il resto del mondo ha trovato salvezza in rifugi sotterranei. Tutti tranne Iris, una bambina nascostasi durante l’evacuazione che vivrà nell’unico posto che possa garantirle la vita. La stazione scientifica dove abita il protagonista è infatti l’ultima zona abitabile rimasta sul Pianeta.
Contemporaneamente alla monotonia delle sue giornate vissute tra cure mediche e meditazione, nello spazio si sviluppa una storia parallela. Si tratta di cinque astronauti che stanno per rincasare dopo due anni di missione per trovare possibilità di vita su un satellite di Giove. Ignari della catastrofe abbattutasi sulla Terra, si accorgono tuttavia di un’anomala interruzione delle comunicazioni.
La loro richiesta di aiuto e chiarimenti viene accolta da Augustine. Il suo obiettivo è quello di proporre all’equipaggio di dirottare il viaggio verso un satellite da lui scoperto anni prima in cui ridare avvio all’umanità. Ma l’impresa non si prospetta per niente facile. Lo scienziato deve infatti affrontare le asperità degli immensi ghiacciai che lo circondano e la vista dei corpi senza vita di chi non è sopravvissuto.
The Midnight Sky è un film dall’approccio fantascientifico che porta tuttavia a riflettere. Le domande sul senso della vita e sulle sorti di un futuro incerto sono ormai all’ordine del giorno. Augustine ci offre il suo punto di vista.
di Greta Masè