Un’immagine fittizia di sé
Un uomo che costruisce la sua vita e la sua immagine riproducendo se stesso, costruendo immagini nuove di sé che non esistono. Per farlo, si fotografa in situazioni diverse da quelle reali e trasforma queste foto in realtà illusorie. Costruisce un’idea di se stesso nella sua mente, nel mondo immaginario da lui creato, nelle sue foto. In questo mondo fittizio è un politico che parla a una folla che però non esiste, così come tutto il resto che lo circonda; poi diventa un costruttore di ospedali, e poi ancora un primario. Addirittura, a un certo punto di questa vita, si trasforma in donna, passa all’altro sesso. Alla fine realizza la sua condizione, e capisce che l’unica cosa che davvero gli apparteneva era la solitudine, che non può essere immortalata in alcun modo. Viene messo in scena uno spettacolo tra arte, teatro e performance.