Frankie Valli e i The Four Season,una leggenda

“You’re just too good to be true, Can’t take my eyes off of you, You feel like heaven to touch,
I wanna hold you so much , At long last love has arrived, And I thank God I’m alive
You’re just too good to be true,Can’t take my eyes off of you …”

Newark (New Jersey) 3 Maggio 1934, da una umile famiglia Italiana, composta da un barbiere e una casalinga, nasce Francesco Castelluccio, meglio conosciuto come Frankie Valli.
Noto sopratutto per il suo inusuale e potente falsetto, Frankie Valli ha fatto scatenare a suon di rock miliardi di persone ed insieme alla sua band, i The Four Seasons ha venduto sino ad oggi circa 176 milioni di dischi.
Il Vocal Group Hall of Fame afferma che i The Four Season furono la band Rock più popolare in occidente prima dell’arrivo de I Beatles.
“Sherry, sherry baby, Sherry, sherry baby, Sherry can you come out tonight, Come,come, come out tonight”
(Sherry)
Frankie Valli iniziò a desiderare di intraprendere la carriera di cantante all’età di sette anni, quando sua madre lo portò a vedere il giovane Frank Sinatra al Paramount Theatre di New York City, ma prima di imbarcarsi nel mondo della musica Frenkie lavorò come fioraio, barbiere ed operaio.
Il suo primo mentore fu la cantante “Texas” Jean Valli, dalla quale decise di prendere il cognome, come omaggio alla sua superba bravura.
Nel 1951 Valli prese parte al The Variety Trio con i gemelli Nick e Tommy De Vito e Nick Massi. Poi intorno al ‘54 si formarono i The Variatones con Hank Majewski, Franck Cattone, Billy Thompson, Tommy De Vito e naturalmente Frankie.
Nel 1958 Nick De Vito e Hank Makewski lasciarono il gruppo e tornò Nick Massi, appena un anno dopo entrò a far parte della band anche Bob Gaudio, famoso per aver partecipato ai The Royal Teens a soli quindici anni. Bob Gaudio è ricordato anche per essere lo scrittore della maggior parte dei testi dei The Four Seasons.

“Walk like a man, Oh, how you tried to cut me down to size,Tellin’ dirty lies to my friends, But my own father said “Give her up, don’t bother The world isn’t comin’ to an end”
(Walk like a man)

Dal 1956 al 1960 Frankie Valli ed i suoi compagni cambiarono circa diciotto nomi di scena prima di divenire i The Four Seasons.
Nel 1960, quando ancora la band si chiamava i The Four Lovers, questa prese parte ad una audizione che andò molto male e decise per scaramanzia di prendere il nome del Bowling in cui si era esibita, appunto il The Four Seasons.
Tra il 1960 e il 1964 i The Four Seasons furono molto spesso in testa alle classifiche della rivista Cash Box. Erano amatissimi in tutta America ed in Europa soprattutto per il loro personalissimo sound italo-americano.
Nel 1965 Nick Massi lasciò la band e fu sostituito da Charles Gatello, già stato membro del gruppo ai tempi dei The Four Lovers. Rimase pochissimi mesi poi poi fu sostituito da Joe Long che fu membro effettivo della band per dieci anni.

“My-y girl didn’t cry, I wonder why,Silly boy, told my girl we had to break up, Silly boy, hoped that she would call my bluff, Silly boy, then she said to my surprise..”
(Big girls don’t cry)

Nel 2006, Marshall Brickman mette in scena un Musical di successo chiamato Jersey Boys, in cui viene raccontata la storia dei The Four Seasons frammentata in quattro parti, ognuna delle quali viene narrata da un membro della band, con la sua prospettiva e la sua visione dei fatti.
Nel 2014 il superbo Clint Eastwood si dedica alla trasposizione cinematografica del tal Musical, raccontando per immagini, inquadratura dopo inquadratura la nascita di questi ragazzi, la loro esplosione nel mondo del rocke le problematiche che portarono allo scioglimento della band etc..
Con classe e maestria Eastwood ci trasporta nel New Jersey di inizio anni ‘50, dove regna la mafia e i giovani italiani vivono al confine tra il legale e l’illegale sorretti e stimolati dal sogno di un futuro ricco e celebre.

Un futuro da Leggende.

 

di (Giulia Betti)

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