Finalmente prossimo all’uscita, il lavoro autobiografico dal titolo George Michael: Freedom, girato prima dell’improvvisa scomparsa dell’artista lo scorso 25 dicembre, all’età di 53 anni. Il docufilm, diretto assieme all’amico di infanzia David Austin (anche produttore esecutivo), ripercorre le tappe della sua carriera.
Dal primo album solista dopo l’uscita dagli Wham!, Faith del 1987 (con cui si aggiudica un Grammy nel 1989), al tumultuoso periodo degli anni ’90, quando con l’album Listen Without Prejudice Vol. 1 si fanno frequenti gli scontri con Sony Music. La stessa voce dell’artista racconterà le dolorose battaglie legali con l’etichetta, durate un biennio dal 1992, e che lo condurranno al silenzio discografico e al nuovo accordo con Virgin e Dreamworks.
Di forte interesse anche il tributo emotivo pagato al primo ragazzo, il brasiliano Anselmo Feleppa, dal colpo di fulmine alla vicenda della morte per Aids nel 1993, quindi la profonda depressione del periodo successivo. The Mirror ha scritto: «George parla con evidente trasporto di Anselmo, in quanto è stato il primo amore e una figura importante nella sua vita […] ha lasciato un’impressione enorme su di lui». Non saranno invece presenti nella pellicola l’ultimo compagno Fadi Fawaz e l’ex partner Kenny Goss.
Il cantante Liam Gallagher lo ha definito “a modern-day Elvis” (“l’Elvis moderno”), ma è solo una delle tante personalità intervistate che compariranno nel documentario: Stevie Wonder, Elton John, Tony Bennett, Mary J. Blige, Mark Ronson. Non da meno, le top model del video Freedom! ’90: Naomi Campbell, Linda Evangelista, Tatjana Patiz, Christy Turlington e Cindy Crawford, ospiti d’onore all’ultima sfilata di Versace per la Milano Fashion Week dello scorso mese.
In una vecchia clip, George Michael aveva detto: «I believe I can leave songs that will mean something to other generations» («Voglio poter lasciare canzoni che significheranno qualcosa per altre generazioni»). Un desiderio espresso e realizzato, bastino i 100 milioni di dischi venduti nel mondo; ma anche inespresso per il docufilm Freedom, probabilmente l’ennesima conquista, mix di arte, talento e significato.
«Questo film può dirsi una parte enorme dell’eredità lasciata da George. Anche se parla senza cantare, è la sua ultima esibizione». (The Mirror)
Da spettatori, non possiamo fare altro che segnare in agenda la data della premier, annunciata per sabato 21 ottobre, alle ore 21, su Showtime, il canale tv della CBS.
di Denise Rotondi