Sarà nelle sale italiane dal 4 maggio Gold – La grande truffa, tratto da una storia vera: alla fine degli anni Ottanta, Kenny Wells (un quasi irriconoscibile Matthew McConaughey) è un uomo d’affari alla continua ricerca di occasioni milionarie.
A uno spettatore distratto potrebbe sembrare una trama già vista, un personaggio ben noto, e gli sarebbe chiaro il vero fulcro della storia solo leggendo il titolo; a un primo sguardo, infatti, il nuovo prodotto di Stephen Gaghan ricorda “The wolf of Wall Street”, film del 2013, regia di Scorsese, con protagonista Leonardo DiCaprio.
L’impatto visivo, però, è diverso: Wells non è il giovane e bello Jordan Belfort, così come l’ambiente risulta meno elegante e lussuoso; l’occasione di una vita per il protagonista di Gold è la scoperta di una grandissima miniera d’oro nell’esotica giungla indonesiana. Un’immagine, dunque, meno pulita e raffinata, poco dorata: McConaughey non solo è visibilmente imbruttito, ma adopera anche una recitazione esagerata, che non valorizza il personaggio e mette in secondo piano la nuova denuncia cinematografica al sistema economico americano, squilibrato già in quegli anni.
Nel cast anche Edgar Ramirez, nel ruolo del geologo Michael Acosta, Bryce Dallas Howard, che interpreta la compagna di Wells, Kay (figlia d’arte, il padre è infatti il regista e attore Ron Howard) e Corey Stoll, nel film Brian Woolf, volto noto ai fan di serie tv quali “House of Cards” e “Girls”.
Se il film, dunque, non risulta particolarmente luccicante come l’oro di Wells, è comunque in grado di regalare emozioni e coinvolgere con scene avvincenti, grazie anche all’aspetto avventuroso del viaggio nel cuore della giungla indonesiana.
di Maria Giulia Gatti