Golden Globe 2021: la 78esima edizione

Golden Globes

Golden Globe 2021

I Golden Globe dal 1943 sono uno dei più famosi riconoscimenti a livello mondiale in cui si celebra l’arte cinematografica in tutte le sue forme, e quest’anno si svolti in maniera del tutto particolare (e anche con qualche polemica). Poche ore prima dell’inizio della cerimonia che si è tenuta il 28 febbraio, è infatti comparso su Instagram l’hashtag #timeisupglobe, che esprime il dissenso per lista della Hollywood Foreign Press in cui non compare nemmeno un giornalista afroamericano. Molti altri artisti si sono uniti alla protesta tra cui Spike Lee, i cui figli Jackson e Satchel, hanno presenziato come ambasciatori di questa edizione 2021. La  cerimonia ha invece premiato molti artisti afroamericani, come Daniel Kaluuya per Judas and the Black Messiah o Chadwick Boseman, coprotagonista in Ma Rainey’s Black Bottom, recentemente deceduto, e anche John Boyega per la serie Small Axes.

Una ventata di cambiamento “forzato”

La serata si è svolta contemporaneamente in due luoghi e con due presentatrici collegate via streaming: Tina Fey alla Rainbow Room di New York e Amy Poehler al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. I divi del cinema hanno dovuto anche rinunciare al consueto tappeto rosso e alla foto con l’ambita statuetta: i vincitori hanno infatti festeggiato a casa, comodi sui loro divani con figli, cani, parenti e amici, come Jodie Foster premiata per The Mauritanian, che si è collegata direttamente dal suo divano assieme alla moglie e al loro cane Ziggy; oppure il regista Lee Isaac Chung, premiato per Minari, con in braccio la figlia di 7 anni a cui ha dedicato il lungometraggio.

Tra le donne vincitrici anche un’italiana

C’è anche chi si è presentato da solo, come Rosamund Pike, vestita con uno splendido vestito rosso, vincitrice del premio come miglior attrice di commedia per I care a lot. In rosso è stata premiata anche un’artista nostrana, che ha vinto il premio per la miglior canzone originale: Laura Pausini. La cantante romagnola, commossa e raggiante, ha scritto e interpretato insieme a Niccolò Agliardi e Diane Warren la canzone Io sì (Seen), colonna sonora de La vita davanti a sé, prodotto da Netflix, con Sophia Loren.

Un’edizione familiare, meno sfarzo e più verità

Questa 78° edizione ci ha riservato un’altra ultima ma fondamentale sorpresa: una donna ha ricevuto infatti il premio più importante della serata, quello per il miglior film. Anche Barbra Streisand, ultima vincitrice donna del premio, 37 lunghi anni fa, si è complimentata con la giovane regista Chloé Zhao per il suo Nomansland (già premiato con un Leone d’oro). Premiati anche Jane Fonda, con il premio Cecil B. DeMille alla carriera, Emma Corrin per la sua interpretazione di Lady Diana in The Crown, e Borat, che ha portato a casa ben due statuette dorate.

Niente sfilate sul red carpet, abiti sfarzosi o banchetti pantagruelici (gli organizzatori hanno invece devoluto dei pasti ai bisognosi) solo divani, gli affetti più sinceri, la gioia di condividere i successi (e anche i fallimenti) con loro e tanta, tantissima passione per il cinema.

 

di Alessandra Baio

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