Scusa sono in riunione…ti posso richiamare? è una di quelle frasi preimpostate che leggiamo su Whatsapp ed è forse anche una frase simbolo dei tempi frenetici in cui viviamo: Gabriele Pignotta, autore e interprete, l’ha scelta come titolo della sua commedia che andrà in scena al Teatro Manzoni dal 10 dicembre al 2 gennaio.
Lo specchio della nostra società
“La leggerezza non è superficialità ma è planare dall’alto sulle cose”, aveva ragione il grande Italo Calvino, e questa sua lezione sembra essere stata recepita alla perfezione da Pignotta, regista, attore e autore di un testo brillante, scorrevole, (appunto) leggero, attraverso il quale porta sul palco il dramma della vita quotidiana piena di impegni, cellulari, messaggi senza risposta, videochiamate, tutto di estrema importanza, problemi di prim’ordine che visti da fuori non sono altro che un ridicolo trantran, insensato e solitario.
Scusa sono in riunione…ti posso richiamare? diventa un ritornello che viene messo in bocca ai cinque personaggi in scena interpretati da Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari e Nick Nicolosi, che vestono i panni di ex compagni di università – ormai quarantenni – che si ritrovano dopo ben 10 anni: ognuno ha preso strade diverse ma le loro vite sono simili, completamente consacrate al Dio Lavoro, in cui tutto ciò che è inutile, che non genera guadagno, viene necessariamente sacrificato e annullato.
5 adorabili perdenti per una commedia vincente
Non si può non affezionarsi a ognuno dei personaggi, perché in fondo rispecchiano perfettamente “il cittadino medio” della cosiddetta società della performance; l’autore stesso descrive le figure da lui create come “adorabili perdenti, pieni di fragilità, di insicurezze, di stress, di nevrosi, di patologie più o meno complicate a livello psicologico ma proprio per questa fragilità adorabili nella loro imperfezione”.
Lo spettacolo andrà in scena in due recite anche il 31 dicembre, il primo spettacolo alle ore 17:30 e il secondo alle 21:30, preceduto da una cena nel foyer del Teatro e seguito da brindisi e festeggiamenti in compagnia degli attori.
di Alessandra Baio