Dopo 50 anni torna in sala Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Sono trascorsi 50 anni da quel 27 marzo 1963, quando al cinema Barberini di Roma veniva per la prima volta proiettato “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. Nonostante sia trascorso mezzo secolo, la pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che vinse la Palma d’oro al sedicesimo Festival di Cannes, si configura ancora oggi come un’eccellenza senza tempo.
Un ritorno d’autore che la Cineteca di Bologna riporterà nelle sale italiane il 28 ottobre 2013 in versione restaurata. Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale i protagonisti, per una pietra miliare della cinematografia italiana candidato agli Oscar del 1964 per i costumi di Piero Tosi, finalmente celebrato dall’Academy a marzo 2014 con l’Oscar alla Carriera dopo decenni di straordinaria creatività.
Una rivoluzione senza rivoluzione, lo spettro di un’aristocrazia in decadenza incapace di affrontare i cambiamenti di una società in rapida evoluzione: Don Fabrizio, principe di Salina, che all’arrivo dei Garibaldini sente inevitabile la rovina della sua classe, approva il matrimonio del nipote Tancredi, senza più risorse economiche, con la figlia dell’astuto borghese Calogero Sedara, che porta con se una ricca dote. Quando Don Fabrizio rifiuta il seggio al Senato che gli viene offerto, ormai disincantato e pessimista sulla possibile sopravvivenza di una civiltà in decadenza, propone al suo posto proprio Calogero Sedara. Così Don Fabrizio Salina (Burt Lancaster) è l’atroce immagine dell’immobilismo di una classe, la nobiltà inebetita di fronte all’avanzata di una borghesia in ascesa, sempre più ricca e spregiudicatamente potente. I temi affrontati nel film sono uno specchio lucidissimo e rovesciabile, in cui anche oggi si potrebbe identificare il mondo moderno.
“Il Gattopardo” vinse tre Nastri d’argento e un David di Donatello, entrando nella storia della nostra produzione per gli ingenti costi: tre miliardi delle vecchie lire e oltre quindici mesi di lavorazione, per una spesa mai rientrata al botteghino tanto da portare la Titanus a sospendere le attività come produttrice cinematografica.
Fra i magnifici classici che la Cineteca di Bologna ripropone in versione restaurata, anche: “Les Enfantes du Paradis” di Marcel Carnè, “Risate di Gioia” di Mario Monicelli, “La febbre dell’Oror” di Chaplin, “La grande illusione” di Jean Renoir, “Hiroshima mon amour” di Alain Resnais e “Chinatown” di Roman Polanski.
Ed è per festeggiare questo importante anniversario nella storia del cinema italiano che “Il Gattopardo” torna nelle sale cinematografiche il 28 ottobre 2013. Un appuntamento importante per la cultura italiana.
Giada Bertini