Una riflessione su temi universali
Sullo sfondo, una Repubblica di Venezia del XVI secolo. Un’opera presentata per la prima volta a Londra nel lontano 1598 che racconta e mette in scena tematiche attuali, universali contemporanee, che in sostanza non cessano mai di esistere. Si parla di odio, di amore, di avidità, di vendetta, di tradimento, e poi ancora di denaro ed emarginazione, ma anche di lotta tra religioni, tra cristiani ed ebrei.
Un ebreo molto ricco si prende gioco di un mercante che cela tratti di personalità molto diversi: a volte è arrogante, a tratti malinconico. I due protagonisti assoluti sono lo straordinario Franco Branciaroli, nei panni di Shylock, e Piergiorgio Fasolo che interpreta Antonio. Bassanio, un amico di Antonio, chiede a quest’ultimo del denaro per sposare la ricca Porzia; Antonio decide di aiutarlo, ma non disponendo della cifra necessaria, chiede un prestito al ricco usuraio ebreo Shylock. L’ebreo decide di prestare la somma di denaro al cristiano Antonio, ma se quest’ultimo non riesce a ripagarlo gli deve una libbra della propria carne. Tutti i personaggi sono ambivalenti, fragili, e rappresentano i rapporti umani e sociali e le tensioni connesse. Una commedia anche al femminile; le donne diventano fondamentali nella buona riuscita della commedia e nelle dinamiche raccontate. Tra queste spicca la figura della ricca ereditiera Porzia.
Il costo dei biglietti va dai 16 ai 36,50 euro a seconda dell’età e del posto scelto. Si possono acquistare su Ticketone, presso la biglietteria del Teatro e online, sul sito ufficiale.