The Counselor, un film in cui si scontrano e fondono il bene e il male nel modo più inconsueto possibile.
Il tutto ha inizio quando un avvocato di successo (Michael Fassbender), di cui non ci è dato sapere il nome, decide di cambiare vita essenzialmente su due fronti: il primo quello sentimentale , unendosi in matrimonio con Laura la sua fidanzata (un’ingenua Penelope Cruz); e il secondo quello lavorativo decidendo di entrare in affari con un boss della droga messicana Reiner (un eccentrico e un po’ tamarro Javier Bardem) e la sua donna Malkina (una sensualissima Cameron Diaz). Rainer è il proprietario di nightclub ed è anche il tramite tra il Procuratore e il mondo della criminalità. Infine Brad Pitt interpreta l’intermediario donnaiolo.
Il film gira attorno alla figura del protagonista e alla sua convinzione di poter uscire dal traffico in qualsiasi momento. La droga lo farà oscillare e poi, a causa della perdita del carico, gli si rivolterà contro trascinandolo in un vortice di violenza che prenderà il sopravvento su di lui.
Scritto da Cormac McCarthy, famoso sceneggiatore americano noto per “Non è un paese per vecchi” e “ The road” e diretto da Ridley Scott , mostro sacro del cinema hollywoodiano, The Counselor è un film creato per stupire più per la qualità delle immagini che per la trama che risulta un po’ disconnessa. E la pellicola ti resta appiccicata addosso per un bel po’ per la rappresentazione di un umanità allo sbando e feroce, che ha perso ogni traccia di moralità e ormai completamente alla mercé del Dio denaro. L’unica che si salva dal fiuto dei soldi è l’innocente e ingenua laura, interpretata da Penelope Cruz
In tutto il film è la ferinità la protagonista secondaria, incarnata da un felino che ricorre in diverse scene e dal personaggio di Cameron Diaz, pronta a sbranare la sua preda senza pensarci due volte. Non è un paese per uomini quello descritto in The Counselor, ma è un paese per belve feroci.
di (Giulia Rozza)