Al Teatro Franco Parenti è andato in scena Thom Pain, il primo allestimento italiano del monologo scritto da Will Eno, drammaturgo americano che vinse per questo spettacolo il Fringe Award a Edimburgo (uno dei più grandi festival artistici più grandi al mondo) e arrivò finalista al premio Pulitzer nel 2005. È Elio Germano a interpretare il monologo del protagonista, Thom Pain, driblando fra pensieri, parole e memorie affrontate liberamente, senza né censure né logica mettendo a nudo il personaggio e la sua incoerenza fino all’exploit finale in cui il tutto si mescola nel nulla più concreto. Una riflessione sull’esistenza dell’uomo moderno e tutte le nevrosi ad esso connesse, come l’amore, l’infanzia e l’essere , e di come esse siano infinite grazie alle varie possibilità. Un’eccellente interpretazione di Elio Germano, in scena fino al 22 gennaio, che da vero mattatore oltre che canalizzare il pubblico su di sé gestisce magistralmente il testo con naturalezza e spontaneità.
Giulia Rozza