Dal 19 Maggio nelle sale cinematografiche italiane, un’irresistibile commedia che vede Zach Braff, l’indimenticabile J.D. nella famosa serie televisiva Scrubs, nei panni di regista. Insospettabili sospetti, pellicola prodotta da Warner Bros, colloca sul podio la questione economica vista con gli occhi di pensionati che per anni hanno dedicato la loro vita – alla stregua di fatica e impegno e sacrifici – al lavoro e solo alla fine, non ripagati secondo meritocrazia a causa della grave crisi economica che permea per la maggiore il globo, decidono di risolvere il problema – insospettabilmente – extrema ratio.
Il regista Zach Braff vuole osare con un remake della antecedente e simile pellicola Going In Style di Martin Brest, 1979. Con un cast di solenne calibro, tra cui si impongono nomi quali Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin, Christopher Lloyd e Ann-Margret, la commedia riesce a mettere in luce la questione lavorativa non più dal punto di vista abusato e riabusato dei più giovani – la cui ardua impresa è quella di trovare una buona posizione lavorativa, da un lato appagante e dall’altro necessaria alla vita – quanto a luce del fondo pensionistico, quando dopo una vita trascorsa cercando di rendere grazia e giustizia alla vita stessa, propria e dei propri cari, con rinunce e fatiche, si vedono i risparmi sfumare, andando incontro a seri problemi economici dopo anni di corretta e trasparente attitudine lavorativa.
Ambientato e diretto nelle celebri strade di New York, Al, Willie e Joe – ora pensionati – trascorrono le loro giornate tra la solita tavola calda e il parco di sempre, quando l’incombente crisi economica si dirada verso i loro fondi pensionistici. La preoccupazione e il fastidio a fronte di tanta ingiustizia portano i tre amici a compiere un’azione non del tutto solita, proprio per cercare di porre rimedio alla tragica situazione che mette in crisi non solo se stessi, ma anche i propri familiari, i quali riponevano in loro aiuto per dare inizio alle proprie vite attraverso un primo sostegno economico. Prendono l’azzardata e coraggiosa, benché illegale, decisione di rapinare la banca che dapprima aveva saccheggiato i loro conti bancari. All’apparenza innocui, docili e vittime, i tre amici – insospettabili sospetti – si trasformano nei carnefici di un reato. Senza alcuna nota di criminalità nell’animo si improvvisano professionisti e abili ladri, il tutto senza destare sospetto alcuno, fino a quando sulle loro tracce si intrometterà l’FBI con l’acuto e instancabile Agente Hamer.
Una commedia ricca di colpi di scena, di paradossi, un’emozione continua, un continuo sperare che il bene abbia la meglio sul male, anche quando non si è ben certi di cosa sia veramente corretto e cosa no; quando la forza di ribellione e di giustizia portano a compiere gesti anticostituzionali che nel nostro cuore vediamo come colmi – di contrordine – di legalità.
Quando la morale diventa illegale, perché nella vita ci sarà sempre quell’occasione dove l’etica verrà messa da parte per un bene superiore che – e non risulta essere un caso – non ha mai scopi egoistici.
di Federica Anchisi