Uno degli attori più talentuosi e trasformisti di Hollywood torna al cinema dal 17 aprile con Transcendence, film fantascientifico diretto da Wally Pfister.
Quest’ultimo fa parte della “squadra” di Christopher Nolan, essendo stato suo direttore della fotografia in molte pellicole di successo, fino ad arrivare ad Inception grazie al quale ottiene l’Oscar. Transcendence è la prima prova di Pfister da regista, con la benedizione del suo mentore Nolan che qui è presente come produttore esecutivo. Il film è uno sci-fi “vecchio stile”: molta sostanza e pochi effetti speciali, e con un cast di rilievo.
Il già citato Johnny Depp, in grande spolvero, veste i panni di Will Caster, uno scienziato che viene assassinato da un esponente di un gruppo anti-tecnologico e la cui coscienza viene caricata su un computer dalla moglie, interpretata da Rebecca Hall. L’ultima invenzione a cui stava lavorando era la fusione tra intelligenza emotiva, l’unica cosa che ormai distingue e valorizza gli uomini rispetto alle macchine, e apparato tecnologico.
Ma l’avventato gesto della moglie/collega avrà conseguenze inimmaginabili… Il cast è composto anche da Morgan Freeman, Cillian Murphy, Paul Bettany. Questo film affronta temi molto attuali: riflette sui vantaggi e soprattutto sugli svantaggi che un incontrollato sviluppo tecnologico può portare nella società umana così come noi la conosciamo; la continua sfida dell’uomo a superare i suoi limiti e al contempo la sua incapacità e la sua paura di affrontare i cambiamenti radicali che possono scaturirne; la tecnologia che si sostituisce alla “natura matrigna”, facendo pagare lo scotto e ristabilendo gli equilibri.
Ma anche l’eutanasia e l’incapacità di “lasciare andare”, i pro e i contro del lottare per salvare una vita a qualunque costo. Il potere di internet, dell’essere costantemente connessi: la volontà di semplificare e migliorare la vita non sempre si concretizza nei risultati sperati….
Uno sci-fi che accontenta molti: non solo fantascienza, ma anche attualità, problemi reali che vengono affrontati con uno sguardo nuovo e che si insinuano nelle coscienze degli spettatori così come la mente di Will Caster si diffonde ovunque, sollevando interrogativi non banali a cui non è per nulla semplice rispondere.
di (Benedetta Acri)