La La Land, l’ultimo capolavoro di Damien Chazelle (regista di Whiplash), è stato il film d’apertura della 73a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Emma Stone e Ryan Gosling, alla loro terza collaborazione, sono in perfetta sintonia nella recitazione, nel canto e nel ballo. Tra i due c’è una complicità unica e, si sa, “coppia” che vince non si cambia. La pellicola del giovane regista statunitense va oltre ogni aspettativa: le scene sono animate da un tocco retrò, che strizza l’occhio ai musical degli anni 40-50.
Mia (Stone) sogna di diventare un’attrice, ma nel frattempo lavora come cameriera presso il bar dei Warner Brothers Studios. Sebastian (Gosling) è un pianista jazz squattrinato, il cui desiderio è aprire un locale in cui si suoni esclusivamente la musica che per lui è vita (o meglio uno stile di vita). I due si scontrano, letteralmente, imparano a conoscersi e lentamente si innamorano. Il loro è un amore tenero e puro, si supportano e si incoraggiano a vicenda lungo la faticosa strada per la realizzazione dei propri sogni.
La La Land è, infatti, una storia di sognatori dedicata ai sognatori, in cui l’inverno è l’emblema della freddezza dei cuori e la primavera quello delle calde passioni. È una favola moderna che racconta di compromessi con la vita e amore, evocando humour e malinconici sentimenti.
L’eccezionale interpretazione dei protagonisti è contornata di canzoni e coreografie spettacolari, atmosfere oniriche, perfette per questo film che riflette sulla realtà.
Lieto fine assicurato? Sicuramente bisogna prepararsi a una pioggia di lacrime. La La Land è un musical emozionante, semplicemente perfetto. Chapeau Damien Chazelle!
di Bianca Bonacci