“Questa sera abbiamo tutti quindici anni! ”. Prende il volo così lo strepitoso one man show di Massimo Lopez, un talento italiano di cui possiamo davvero vantarci, come conferma, del resto, l’enorme successo riscosso negli Stati Uniti dal tour del suo precedente spettacolo scritto con devota ammirazione a The Voice Frank Sinatra, “Ciao Frankie”. Il nuovo impegno teatrale “Varie età”, scritto e prodotto insieme al fratello Alessandro, mette in scena proprio i 15 anni di tutto il pubblico, attraversando la fanciullezza di ognuno di noi grazie alla magia della musica e delle canzoni. Ma nelle due più che piacevoli ore di spettacolo, in scena al Teatro Nuovo di Milano fino al 19 febbraio, non mancano intermezzi comici d’improvvisazione scenica, sketchs esilaranti basati sull’attualità politica italiana, così come balletti e gag con il pubblico in sala. Una “ varietas ” di situazioni, quindi, dove la bravura del protagonista riporta in auge lo splendore del teatro di varietà, in cui il pubblico riusciva a sentirsi coinvolto in un’atmosfera briosa dall’inizio alla fine. Lo show, come ha dichiarato lo stesso Lopez la sera del debutto milanese, vuole essere proprio un viaggio nelle “varie età” del varietà: un bisticcio dialettico/ musicale che celebra a suon di swing e jazz, grazie anche all’ottima Big Band Jazz Company diretta dal Maestro Gabriele Comeglio, le emozioni della spensieratezza offerta dai ricordi di chi era ragazzo negli anni’30, ’40, ’50, ’60, e così fino ai giorni nostri. E coloro che riconoscono le splendide note di Luttazzi, Arigliano, Nat King Cole, ma anche Modugno, Dallara, Mina, Patti Pravo, non solo le rivivranno con estremo piacere nel fresco revival offerto dalla voce di Lopez, ma, in fondo, riusciranno a sentirsi giovani come allora. Perché quando si tratta di emozioni autentiche il tempo è davvero un concetto relativo. E il “Varie-età” dei fratelli Lopez ne è un’efficace dimostrazione.
Valentina Ferrario