Prima di avventurarci nella trama, è fondamentale iniziare con una considerazione. Durante la proiezione in anteprima mondiale a Cannes de Il Divo di Paolo Sorrentino, i giornalisti internazionali hanno mostrato difficoltà nel comprendere i dettagli della politica italiana, accessibili solo a chi vive nel paese. Nonostante ciò, il film si avventura in territori grotteschi, richiedendo una decodifica accurata.
Léa Domenach, nel suo primo lungometraggio, adotta un approccio distintivo. Il film è arricchito da riferimenti temporali che scandiscono la trama, rendendo la storia più accessibile e comprensibile. Bernadette Chodron de Courcel, moglie del Presidente Jacques Chirac, è la protagonista di una narrazione che, se pur ispirandosi ai momenti salienti della storia recente francese, si concede alcune libertà creative. Nel corso del film si assiste all’emancipazione di Bernadette dalla figura dominante del marito, al quale ha fornito un sostanziale contributo durante il corso di tutta la sua carriera politica.
La pellicola racconta la forza femminile e la determinazione necessarie per affermarsi in un mondo prevalentemente maschile. Questa commedia, pur ispirandosi alla realtà, mostra una figura femminile che emerge dall’ombra in cui è stata a lungo relegata. Una donna che pare uscita dagli anni ’90, spesso sottovalutata ma ammirata e rispettata dai francesi per la sua originalità e audacia.