“L’albero”: un viaggio intimo tra amicizia, dipendenza e perdita

Ci sono storie che non si limitano a essere raccontate, ma che ti travolgono con un'ondata di emozioni crude, intime e viscerali

a cura della Redazione

L’Albero, il primo film di Sara Petraglia, è una di queste. In arrivo nelle sale il 20 marzo 2025, questa opera densa e malinconica porta sul grande schermo un universo femminile fatto di legami indissolubili, dolori soffocati e quella costante paura di perdere tutto.

Un racconto di formazione tra ossessioni e desideri

La protagonista Bianca ha 23 anni, ma sente il tempo scivolarle tra le dita. Vive un’esistenza sospesa, tra sogni infranti, la paura di crescere e la dipendenza che la lega ad Angelica, la sua coinquilina, amica, forse qualcosa di più. La loro amicizia è un vortice fatto di notti insonni, fughe da sé stesse e quella sensazione perenne che la giovinezza stia già svanendo.

Roma e Napoli fanno da sfondo a questa storia intensa e sofferta, in cui la dipendenza non è solo un’abitudine distruttiva, ma diventa un mezzo per conoscersi, per sopravvivere, per cercare di afferrare un senso.

Un cinema che sa di vita vissuta

Sara Petraglia non si limita a dirigere un film: L’Albero è un pezzo della sua anima. Prima di trasformarsi in una sceneggiatura, questa storia ha preso mille forme: diari, romanzi, fotografie, tentativi di trattenere ricordi che altrimenti sarebbero svaniti. Ma è nel cinema che tutto trova la sua voce definitiva.

La regista mette in scena un mondo in cui gli uomini e gli adulti sembrano non esistere, un universo fatto di microcosmi al femminile, dove le emozioni sono amplificate e le relazioni bruciano con la stessa intensità con cui si consumano. Qui la dipendenza è al tempo stesso distruzione e rivelazione, e la morte non è raccontata come malattia, ma come la fine inevitabile di un’epoca.

Un cast intenso per un’opera potente

A dare vita a Bianca e Angelica sono Tecla Insolia e Carlotta Gamba, due giovani attrici che trasmettono con autenticità le fragilità e la forza delle loro protagoniste. Accanto a loro, un cast di talenti emergenti che contribuisce a rendere L’Albero un’esperienza cinematografica vera, viva, capace di lasciare il segno.

Perché non puoi perderlo

Se hai amato film come La ragazza del mondo o Euphoria, L’Albero è la pellicola che non puoi lasciarti sfuggire. È un viaggio emotivo nella giovinezza, nelle sue luci e nelle sue ombre, una storia che ti stringe il cuore e ti lascia con un’unica certezza: visto che la morte esiste, abbiamo fatto bene a vivere.

Lascia un commento

Your email address will not be published.