“Mi sembra di conoscerla, la Gilda e la lingua stupefacente con cui l’autore la fa parlare, come un torrente in piena; quella vitalità senza freni che racconta la fatica di sopravvivere e la passione incontenibile per il sesso sì, ma soprattutto per l’amore. Testori mi commuove, sempre. E mi diverte, mi fa sentire a casa, agganciata agli anni in cui stavo per venire al mondo e che poi ho respirato da bambina. Mi aiuta a ridare forma al nostro mondo di oggi, tornando all’autenticità. Non c’è mai giudizio in Testori, solo uno sguardo innamorato per i suoi personaggi, soggetti da fotoromanzo dal cuore spalancato”.
Gilda e l’amorevole sguardo testoriano
La Gilda è una Maria Addolorata dei bassifondi milanesi che si prostituisce per guadagnare qualcosa in attesa che il suo amato esca di galera. La Gilda, questa figura femminile straordinaria, è al centro dei racconti dell’omonimo libro “La Gilda del Mac Mahon” di Giovanni Testori, che verrà portato in scena da Laura Marinoni e Alessandro Nidi al Teatro Franco Parenti dal 9 al 21 novembre.
Testori, ultimo cantore della Milano urbana
Questo volume, che ha sempre ispirato numerose trasposizioni teatrali, rappresenta il secondo capitolo (dopo Il ponte della Ghisolfa) che Giovanni Testori, cantore per eccellenza della Milano urbana, dedica alla piccola umanità (ma immensa nella sua tragedia), che ne abita le periferie, i cavalcavia sporchi, i marciapiedi. E in queste “favole” cittadine l’autore dedica anche spazio alla descrizione degli effetti che la cultura di massa pseudo-americana, con le sue dive sexy e le soubrette, ha sui ragazzotti di via Mac Mahon.
Laura Marinoni è Gilda, accompagnata dal piano di Alessandro Nidi
La bravissima attrice milanese Laura Marinoni si dichiara completamente innamorata di questo scrittore, poeta e drammaturgo milanese, che tanto ha significato per la cultura della città e per il Teatro Franco Parenti in particolare, in cui debuttò con L’Ambleto, diretto proprio da Andrée Ruth Shammah.
La Marinoni, unica interprete sul palco dei personaggi testoriani, verrà accompagnata dal pianoforte del musicista Alessandro Nidi, che interpreterà una selezione di musiche che spazia da Jannacci a poeti-musicisti immensi come Ferré o Monteverdi, che faranno da commento intimo al racconto.
di Alessandra Baio