Le voci sfalsate di Toni Servillo

Dall’11 al 7 dicembre troviamo al Teatro Strehler ‘Le voci di dentro’.

Opera dalla comunicazione difficile e dalla perdita di valori in epoca post bellica, è stata scritta nel dicembre 1948, in soli sette giorni a causa della malattia di Titina. Significativo è il titolo: ‘Le voci di dentro’ che non corrispondono più alle voci di fuori, come esprime bene la frase “Mo’ si sono imbrogliate le lingue”. Così, tra ipocrisie e sospetti si può arrivare a mettere un delitto “nel bilancio di famiglia”.
A far rivivere il lavoro di Eduardo De Filippo ci pensa Toni Servillo, che interpreta Alberto Saporito, apparecchiatore di feste insieme al fratello Carlo, ruolo nel quale troviamo Peppe Servillo. Una notte Alberto sogna che l’amico Aniello Amitrano viene ucciso dai vicini di casa Cimmaruta e denuncia il fatto alla polizia. Quando poi vengono a mancare le prove del misfatto, Alberto si rende conto che deve essersi trattato di un sogno. Ma i Cimmaruta non ne sono altrettanto convinti: inizia una processione dei presunti sospetti a casa di Alberto che si ritrova a ricevere le confidenze e le accuse reciproche che la famiglia di vicini si scambiano. Per loro, per la stima che hanno l’uno dell’altro, il delitto potrebbe benissimo esserci stato. Lo stesso fratello del protagonista, Carlo Saporito, quando viene a sapere che Alberto rischia la prigione per la sua ‘falsa’ accusa, pensa solo ad assicurarsi la parte dei beni appartenenti al fratello. Davanti a tanta umanità svilita, siamo portati a dare ragione a Zi’ Nicola, che per schifo di questo linguaggio ‘sfalsato’, decide di non parlare più e si esprime solo con lanci di petardi e qualche sputo dal mezzanino. I Cimmaruta giungono alla conclusione che per salvarsi occorre uccidere Alberto e così questo, per un sogno, rischia carcere e vita. Ma quando si scopre che Aniello Amitrano è vivo, tutto decade, anche se un assassinio c’è stato: “Mo volete sapere perché siete assassini? […] Avete sospettato l’uno dell’altro: o’ marito d’ ‘a mugliera, ‘a mugliera d’ ‘o marito… […] Il delitto lo avete messo nel bilancio di famiglia! La stima, don Pasqua’, la stima reciproca che ci mette a posto con la nostra coscienza, che ci appaccia con noi stessi, l’abbiamo uccisa…”
Grandioso spettacolo che raggiunge quest’anno le 180 repliche e ottiene il tutto esaurito in ogni teatro nazionale. Bravissimi tutti gli interpreti, meravigliosa la prova di Toni Servillo. Molto convincente anche il fratello.
Piccolo Teatro Strehler
dall’11 novembre al 7 dicembre 2014
Le voci di dentro
di Eduardo De Filippo
regia Toni Servillo
aiuto regia Costanza Boccardi
scene Lino Fiorito
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
suono Daghi Rondanini
con Betti Pedrazzi, Chiara Baffi, Marcello Romolo, Lucia Mandarini, Gigio Morra, Peppe Servillo, Toni Servillo, Antonello Cossia, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino
produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Teatri Uniti di Napoli, Teatro di Roma

 

di (Irene Brunetta)

Lascia un commento

Your email address will not be published.