In tanti, con successi alterni, hanno provato a raccontare sul grande schermo le avventure del burattino più celebre della storia. Misurarsi con l’universale testo di Collodi non è però affatto facile. Ad accogliere la sfida questa volta è Matteo Garrone, con il suo Pinocchio dal 19 dicembre nelle sale cinematografiche italiane.
Il cast di Pinocchio: Benigni è Geppetto nella fiaba di Matteo Garrone
Nel nuovo fedele adattamento firmato da Matteo Garrone tornano al cinema gli indimenticabili personaggi del capolavoro di Collodi. Ad interpretare il vivace Pinocchio, un giovanissimo Federico Ielapi, circondato da un cast di veterani: primo tra tutti, il Premio Oscar Roberto Benigni, già nei panni del protagonista nella sua poco fortunata e controversa versione del 2002. Un’evoluzione interiore, dopo circa venti anni, da burattino a Mastro Geppetto nella pellicola di Garrone, che mira a sottolineare l’umanità del suo falegname.
L’eccezionale cast vede ancora Gigi Proietti nelle vesti del burbero Mangiafuoco e il duo Rocco Papaleo – Massimo Ceccherini come Il Gatto e La Volpe; l’attrice francese Marine Vacth è invece l’adulta Fata Turchina. Al due volte Premio Oscar Mark Coulier (Grand Budapest Hotel, The Iron Lady) si deve la realizzazione delle creature fantastiche che appaiono nel film; trucco ed effetti digitali sono frutto della collaborazione con VFX Supervisor Rachael Penfold (The Revenant, Cloud Atlas).
Il Pinocchio di Garrone: una storia d’amore tra padre e figlio
Dopo lo straordinario successo ottenuto con il pluripremiato Dogman e il trionfo a Cannes, Garrone si avvicina con devozione e rispetto al grande classico. Il regista non ha mai nascosto il suo trasporto per l’opera di Collodi: già dall’età di sei anni, la sua versione prendeva forma nei disegni del suo primo storyboard. E in occasione del Natale, Garrone realizza un sogno, regalando un’avventura per tutta la famiglia il cui motore è l’amore tra padre e figlio.
Un amore nato nel primo istante in cui i due si incontrano, e che accompagna costantemente la vicenda fino alla fine. Sono proprio le scene in cui Pinocchio e Geppetto sono insieme, quelle più coinvolgenti e umane; la nascita del figlio “da un minuto all’altro”, il figlio che fugge, la ricerca e, infine, il ricongiungimento, Pinocchio che si prende cura del padre: sono questi i momenti che rivelano il lato più umano dei protagonisti.
Si manifesta qui la volontà del regista di accentuare questo legame, in una perfetta combinazione con aspetti ironici e leggeri e una impeccabile ricerca estetica.
di Giulia Minonne