L’Orto Americano, diretto da Pupi Avati e basato sul suo romanzo omonimo, ci trasporta nella Bologna degli anni ’40, dove un giovane mentalmente instabile, animato da aspirazioni letterarie, si innamora perdutamente di un’ausiliaria dell’esercito americano.
Una Riflessiva Odissea tra Bologna e il Midwest
Dopo la guerra, il destino del protagonista lo porta a vivere accanto alla madre della soldatessa nel Midwest americano, separato da un sinistro orto. Mentre la madre disperata attende notizie della figlia scomparsa, il giovane intraprende una drammatica ricerca che culmina in una sorprendente conclusione in Italia.
Il film, che chiude fuori concorso la 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, esplora con maestria il confine tra il reale e il soprannaturale, intrecciando una storia d’amore e un mistero che attraversano due continenti e un tormentato passato.
Con interpretazioni intense e una sceneggiatura avvincente, L’Orto Americano si presenta come un’esperienza cinematografica unica, capace di riflettere sulle complessità dell’amore e del destino in un contesto storico e culturale ricco di tensione e ambiguità.