La trama
Scritto, prodotto e diretto da Marie Noëlle, Marie Curie è uscito nelle sale cinematografiche il 5 marzo. Il film percorre le tappe più importanti e gli anni più turbolenti della vita di Marie Curie, donna geniale e icona della scienza. Vincitrice del primo Premio Nobel nel 1903, insieme al marito Pierre, e del secondo nel 1911, la vita di Marie è stata tutt’altro che semplice. Dopo la morte del marito nel 1906, uomo con cui condivise la sua passione per la scienza e padre delle sue due figlie, Marie Curie si trovò ad affrontare da sola i suoi doveri di madre e di scienziata. La sua determinazione in un mondo prevalentemente maschile, come quello scientifico, non fu ben vista. Dopo l’inizio della sua relazione sentimentale con il matematico Langevin scoppiò uno scandalo, che inizialmente le impedì di presentarsi a Stoccolma per ritirare il suo secondo Premio Nobel.
Il film e il cast
Per la sceneggiatura, la regista Noëlle si è basata principalmente su documenti originali: lettere, diari, rapporti di laboratorio, giornali dell’epoca. Rilevante è stato anche il supporto di esperti e membri dell’Accademia Francese delle Scienze. Karolina Gruszka impersona Marie Curie: il Direttore della Fotografia Michal Englert cattura con la camera la grazia dei suoi movimenti, i dettagli dei suoi occhi e la precisione delle mani durante gli esperimenti. Nei panni del matematico Langevin vediamo Arieh Worthalter, e Charles Berling veste gli abiti del marito Pierre Curie. Nel film compare anche Piotr Glowacki come Albert Einstein: quest’ultimo, nonostante i suoi celebri commenti misogini, dichiarò la propria ammirazione per il genio di Marie.
Marie Curie: un esempio per tutte le donne
Una donna geniale. Una brillante scienziata che ha scoperto il radio, dando un considerevole contributo alla battaglia contro il cancro. È stata la prima docente donna alla Sorbona, la prima donna a vincere il Premio Nobel per la Fisica e, tutt’ora, l’unica ad aver vinto due Nobel in due diverse categorie (il secondo per la Chimica). La sua vita è stata una continua lotta per essere riconosciuta e per poter seguire liberamente la sua passione per la scienza. Il suo successo fu tollerato ed accettato finché accanto al marito ma, quando rimase sola, scaturirono ostilità e perfino discriminazione nei suoi confronti. La sua forza e determinazione restano tutt’oggi un esempio per tutte le donne che vogliono essere riconosciute in settori tradizionalmente maschili. Un film da non perdere, creato in onore di una donna che ha segnato per sempre la storia.
di Sophie Properzi