Dal 15 al 18 gennaio 2025, il Piccolo Teatro Studio Melato di Milano ospita in prima nazionale “Memory of Mankind”, l’ultimo progetto del regista e drammaturgo svedese Marcus Lindeen, una produzione internazionale che intreccia documentario e finzione per esplorare le sfaccettature della memoria collettiva. Lo spettacolo, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Institut français Italia, promette di affascinare il pubblico con la sua riflessione profonda e avanguardistica.
Un backup dell’umanità
Ispirato al progetto artistico del ceramista austriaco Martin Kunze, che nel 2012 avviò una collezione di tavolette di ceramica incise con testi e immagini per preservare la memoria dell’umanità, lo spettacolo amplia questo concetto con racconti di vite al confine tra realtà e immaginazione. Tra le storie portate in scena, quella di un uomo che dipende dalla moglie per recuperare i propri ricordi e quella di un archeologo queer determinato a riscrivere la storia in favore degli esclusi.
Un cast internazionale e una scenografia d’impatto
Con un team artistico di livello mondiale, che include la drammaturga Marianne Ségol e il musicista Hans Appelqvist, “Memory of Mankind” si sviluppa attraverso un’armonica combinazione di testi, suoni e visioni, con una scenografia curata nei minimi dettagli dai laboratori scenotecnici del Piccolo Teatro e del Nouveau Théâtre de Besançon.
Lo spettacolo, della durata di 80 minuti senza intervallo, sarà rappresentato in lingua francese con sopratitoli in italiano e inglese. Gli spettacoli si terranno alle 19:00 e alle 21:30, con biglietti a posto unico non numerato disponibili al costo di 40 euro.
Non lasciatevi sfuggire questa straordinaria esperienza teatrale: “Memory of Mankind” vi aspetta per riscrivere insieme il significato di memoria e oblio.