In scena al teatro Franco Parenti di Milano l’opera di Arthur Miller, Morte di un commesso viaggiatore, con gli attori Michele Placido e Alvia Reale, per la regia di Leo Muscato. Una pièce ben nota ai palcoscenici del mondo del teatro uscita nel 1949 in America nella Grande Mela e in Italia a Roma nel 1951. Rivisitata e messa in scena per più di cinquanta anni, tratta di una storia dal tema estremamente attuale: il sogno di un guadagno facile e di una vita semplice, il tutto incorniciato da dinamiche familiari non semplici e prospettive del futuro sempre più grigie.
La trama in breve
Il protagonista si chiama Willy Loman, è nato in America e sogna a occhi aperti il successo comodo, veloce. Si guadagna da vivere con la parlantina del commesso viaggiatore e ha allevato i figli nel culto dell’apparenza e della superficialità, facendone dei falliti. Quando le sue forze vengono meno, però, il suo mondo si incrina, gettandolo nello sconforto. Dopo l’ennesimo fallimento sul fronte lavorativo, è costretto ad elemosinare i soldi dal suo amico Charley, e sembra essere destinato a fare il colporteur a vita per pochi spicci. Al termine di una lunga e frustrante giornata, il padre e i suoi due figli si incontrano in un ristorante per fare il punto della situazione, ma i due giovani verrano rapiti dal fascino di due donne, lasciandolo solo con i suoi pensieri…Willy rassegnato torna a casa. Con il rincasare di Biff e Happy, i tre uomini hanno un’accesa discussione che terminerà con l’uscita di scena di Loman e il suo imminente suicidio in auto, guidata in preda alla follia e a grande velocità.
Una tragedia moderna che rivela il lato crudele del sogno americano, che non per tutti è raggiungibile, anzi, risulta quasi irrealizzabile.
L’autore
Arthur Miller è un noto drammaturgo nato a New York , nonché scrittore di libri e articoli per numerose testate americane che per oltre sessantuno anni ha prodotto grandi opere scritte e cinque drammi. Tra le altre pièce si ricordano Il crogiuolo ed Erano tutti figli miei.