La cerimonia
Si è tenuta nella notte tra il 10 e l’11 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles la 96esima edizione dei premi Oscar, presentata nuovamente da Jimmy Kimmel, dopo le edizioni del 2017, 2018 e 2023. Il conduttore ha ricordato il lungo sciopero di attori e sceneggiatori che ha bloccato per mesi le produzioni nelle prime parole espresse sul palco. Lo scorso 9 gennaio, durante la cerimonia dei Governors Awards, sono stati annunciati i premi speciali; l’Oscar onorario è andato a Angela Bassett, Mel Brooks e Carol Littleton.
Il film con il numero maggiore di candidature, tredici per la precisione, era “Oppenheimer”, che ne ha conquistate sette: Miglior film, Miglior regista a Christopher Nolan, Cillian Murphy è il Miglior attore protagonista e Robert Downey Jr. il Miglior attore non protagonista, Miglior montaggio a Jennifer Lame, Miglior fotografia a Hoyte van Hoytema e Miglior colonna sonora originale a Ludwig Göransson.
La cerimonia ha avuto come sempre i suoi momenti di emozione. Durante In Memoriam, dove si ricordano i protagonisti scomparsi nell’ultimo anno, Hollywood ha voluto omaggiare anche l’oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, mentre Andrea Bocelli e il figlio Matteo cantavano “Con te partirò”. L’attesa esibizione di Ryan Gosling, in rosa Barbie, che ha interpretato in stile vecchia Hollywood “I’m Just Ken”, è stata accompagnata alla chitarra, per un breve momento, da Slash dei Guns N’Roses.
Tutti i vincitori
Premio annunciato anche quello di Miglior attrice protagonista a Emma Stone per “Povere creature! (Poor Things)” di Yorgos Lanthimos. Il film ottiene anche il premio per Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura e Miglior scenografia.
La Miglior attrice non protagonista è Da’Vine Joy Randolph per “The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers)”. Diversi riconoscimenti anche a “La zona d’interesse (The Zone of Interest)” di Jonathan Glazer, che batte “Io capitano” di Matteo Garrone nella sezione Miglior film internazionale, oltre a vincere il premio come Miglior montaggio sonoro.
“American Fiction” vince come Migliore sceneggiatura non originale, mentre Justine Triet e Arthur Harari per “Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute)” sono i vincitori della Migliore sceneggiatura originale.
Il Miglior film d’animazione è “Il ragazzo e l’airone (君たちはどう生きるか)” di Hayao Miyazaki. Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima per “Godzilla: Minus One (ゴジラ-1.0)” vincono per i Migliori effetti speciali.
La Migliore canzone originale è di Billie Eilish con “What Was I Made For?” dal film Barbie.
Il premio Miglior cortometraggio è vinto da “La meravigliosa storia di Henry Sugar (The Wonderful Story of Henry Sugar)” di Wes Anderson; “20 Days in Mariupol” di Mstyslav Černov è il Miglior documentario; il Miglior corto documentario è “The Last Repair Shop”, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot; infine, “War is over! Inspired by the Music of John & Yoko” di Dave Mullins vince come Miglior cortometraggio d’animazione.