SEI (personaggi in cerca d’autore) al Teatro Franco Parenti

SEI

SEI, rivisitazione del dramma pirandelliano che sconvolse la struttura teatrale svelandone meccanismi e artifici

Ad opera del duo siciliano ScimoneSframeli, SEI riprende fedelmente la struttura del dramma originale, riportando in scena lo sconvolgimento ideato da Pirandello, che col suo dramma non solo portò in scena le vicende dolorose di sei personaggi, ma sconvolse totalmente le strutture teatrali svelando l’inganno della rappresentazione con la rottura della quarta parete, quella linea di demarcazione tra ciò che è realtà e ciò che è finzione.

La lungimiranza e il genio di Pirandello, che svelarono ad un pubblico perplesso, per la prima volta, i meccanismi soggiacenti e nascosti del teatro e della rappresentazione, riprendono vita alla luce di qualche modifica linguistica apportata da Scimone e Sframeli: la poetica pirandelliana si fonde dunque con quella siciliana vissuta ai margini e lungo i bordi, tipica dell’esperienza drammaturgica del duo.

Si alza il sipario, in un teatro semidistrutto un capocomico, due attori, due attrici. Sta per iniziare la prova di uno spettacolo che non andrà mai in scena; improvvisamente un corto circuito. Torna la luce e sulla scena appaiono il Padre, la Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina. Sono i sei personaggi, rifiutati dal loro autore, che chiedono di portare in scena il loro “dramma doloroso”. Hanno bisogno di vivere sulla scena, raccontando le proprie vicende, sviscerando le proprie tensioni, i conflitti e le sofferenze, creando un rapporto di simbiosi perfetta tra attore e personaggio.

Il capocomico e la compagnia, inizialmente sconvolti e atterriti dall’apparizione misteriosa dei personaggi, ritengono che i sei siano semplicemente degli intrusi, dei pazzi, e tentano di cacciarli dal teatro. Una volta ascoltate le vicende dei Sei, tuttavia, si rende necessario portare in scena il dramma che necessita di essere raccontato.

Vivere in scena non è solo il desiderio dei personaggi, ma anche il sogno degli attori; in SEI, Scimone e Sframeli, e ancora prima Pirandello, lo rendono possibile

È la magia del teatro nel teatro, lo svelamento, la disintegrazione dello spazio teatrale. L’idea pirandelliana di scomposizione della struttura teatrale, un’idea che resterà fino al cinema odierno e sarà ripresa da innumerevoli autori. È l’idea paradossale di rendere reale la finzione, ripresa magistralmente dal duo siciliano, con la rivisitazione del dramma. “Vivere in scena non è solo il desiderio dei personaggi; è anche il sogno degli attori. Entrambi, sanno che la loro vita in scena può nascere solo attraverso la creazione di un rapporto, attori /personaggi, di perfetta simbiosi. Un rapporto che si crea, di volta in volta, di attimo in attimo, durante la rappresentazione”, queste le parole di Spiro Scimone e Francesco Sframeli.

 

SEI, al Teatro Franco Parenti di Milano, questo Novembre.

 

di Sara Pacella

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