Luci e ombre a 500 anni dalla sua morte
Pietro Vannucci, il vero nome dell’artista, è cresciuto in quella bellissima regione che è l’Umbria: borghi immersi nei suoi paesaggi incorniciati dal lago Trasimeno fanno da sfondo a numerosi dei suoi quadri.
Grazie alle riprese suggestive di Giovanni Piscaglia e all’intervento di numerosi esperti quali il Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt, la professoressa di Storia dell’architettura presso l’Università di Firenze Emanuela Ferretti, il geografo all’Università di Bologna Franco Farinelli, la storica dell’arte della Galleria Nazionale dell’Umbria Veruska Picchiarelli, lo storico Franco Cardini, si è potuto ricreare appieno il percorso formativo di vita di questo artista.
Nato a Castel della Pieve, Perugino raggiunge le principali città italiane, come Roma e Firenze, dove entra a contatto con il maestro Verrocchio e colleghi Botticelli e Leonardo da Vinci. Nel corso degli anni deve competere con la bravura straordinaria dell’allora artista emergente Raffaello, che lo mise in poco tempo nella sua ombra. A contribuire alla sfortuna del Perugino sono state le critiche da parte dell’autore Giorgio Vasari, che all’interno delle sue vite dipinge il Perugino come una figura secondaria, descritta con toni dispregiativi e sfumature caratteriali molto brusche.
Grazie a questo documentario lo spettatore può conoscere la vita di questo pittore e ridare luce alla sua carriera, ormai sbiadita con il tempo, ed entrare a contatto con tutte le sue peculiarità di artista. Un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta dei grandi capolavori: dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui interamente dedicate presso la Galleria Nazionale dell’Umbria; dal Collegio del Cambio all’Archivio di Stato di Perugia; dalla Biblioteca Augusta alla Cappella San Severo a Cerqueto.
Il documentario approfondirà da vicino anche l’allestimento delle due sale interamente dedicate all’artista alla Galleria Nazionale dell’Umbria, raccontando, tra le altre cose, il restauro di alcune delle sue opere. Il progetto è stato sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Arpa Umbria.