Piccoli crimini coniugali, un mélange di tormenti amorosi adunati in una prosa sublime; una trasposizione in una egregia rappresentazione teatrale della vita di un piccolo nucleo familiare; un’opera d’arte espressiva e coinvolgente che dal 28 marzo al 14 aprile sarà protagonista sul palco del Teatro Manzoni di Milano.
Un cuore criminale
Si sa, il cuore è un organo molto vulnerabile, tanto volubile e fragile da trovarsi talvolta a sdrucciolare verso punti di riferimento differenti da quelli che costituiscono il proprio focolare. A trasporre in commedia teatrale i drammi a cui è soggetto l’amore, ci ha pensato il noto sceneggiatore Gianluca Amodio, con la preziosa collaborazione dell’attrice Anna Bonaiuto e dell’attore nonché regista Michele Placido, nelle rispettive vesti di Gilles e Lisa. Lo stesso attore pugliese racconta che se ci fosse stato un romanzo da salvare, quello sarebbe stato Piccoli crimini coniugali, sfolgorante commedia nera tratta dal libro dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt.
Piccoli crimini coniugali vuole essere interprete di un qualsivoglia nucleo familiare apparentemente sereno, ma che si trova in realtà nel mezzo di una profonda crisi. Si sa che tutti i coniugi sono passati davanti ad un prete o ad un sindaco, ma ci si interroga mai davvero su chi dei due sarà l’assassino di quell’amore al momento così ardente? È proprio da questo quesito che nasce una commedia tanto appassionata quanto brutale e feroce talvolta nei dialoghi. Divertente e straziante. A tratti passionale e tenera, a tratti tragica.
La tragica normalità
L’amore può essere travolta una trave oscillante e le sue oscillazioni talora possono essere impercettibili. Il cuore non si sa mai verso quale lato della trave peserà di più. Il cuore può essere fedele, ma può diventare anche il peggior traditore, persino il nostro stesso peggior nemico. Che al cuor non si comanda è risaputo, ma non sempre la ragione si trova coesa totalmente al sentimento. È questo il caso di Gilles e Lisa, una coppia ordinaria, forse ormai così ordinaria da cercare frivolezze stimolanti al di fuori del proprio focolare.
Lui, scrittore di gialli, distaccato e per nulla sostenitore della vita di coppia. Lei, classica moglie innamorata e fedele terrorizzata all’idea di perdere il marito. Nell’ordinata e impeccabile logica delle loro giornate, Gilles si trova ad affrontare la sciagura di un incidente domestico che lo porta a perdere la memoria. Grazie a questa disgrazia è palesato quanto una coppia apparentemente affiatata possa in realtà essere così distante ed estranea l’uno all’altra. Durante questa commedia amorevolmente feroce, ironica e sarcastica, è esteriorizzato il dramma di quanto possa essere tragica la normalità, assassina degli amori, anche dei più grandi.
Piccoli crimini coniugali può essere un buon compromesso per unire divertimento e consapevolezze magari traballanti; infondo dentro tutti noi esiste un po’ di Gilles e Lisa.
di Sara Steccanella