Pink Floyd. Delicate sound of thunder
Rimandata a data d destinarsi nel 2021 una vera e propria perla per tutti gli amanti del rock: Pink Floyd. Delicate sound of thunder. Il film-concerto completamente restaurato, rimontato e rimasterizzato, girato nel 1988 al Nassau Coliseum di Long Island a New York, che ripercorre il leggendario tour “A momentary lapse of reason”, un evento incredibile per il tempo, che raccolse più di 4, 25 milioni di spettatori in due anni.
L’emozione della musica dal vivo…al cinema
Nexo, in collaborazione con i media partner Radio Capital, MYMovies.it, Rockol.it, e con la collaborazione di D’Alessandro e Galli, ha pensato a quest’evento per tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni della musica rock dal vivo, comodamente seduti in una sala cinematografica: Pink Floyd. Delicate sound of thunder è una celebrazione di una delle band più importanti non solo del rock britannico, ma della storia della musica mondiale; un gruppo di giovani geniali e diversi tra loro che, influenzandosi a vicenda, ha saputo rinnovarsi, sperimentare, crescere, cambiando continuamente senza mai sbagliare un colpo.
Non solo The Wall o Dark side of the moon, ma molto altro
Il documentario, rielaborato da Benny Trickett sotto la direzione creativa di Aubrey Powell/Hipgnosis e con l’aiuto dello storico ingegnere del suono dei Pink Floyd Andy Jackson, ripercorre gli album che hanno fatto la storia regalandoci dei successi planetari: da Dark side of the moon sono estratti i singoli Time, On the Run, The Great Gig in the Sky e Us and Them, l’inno di Wish You Were Here, Comfortably Numb e Run Like Hell da The Wall, mentre da A Momentary Lapse of Reason, Signs of Life, il potente Learning to Fly e il lirico On the Turning Away.
Un momentary lapse di genio e rock and roll
Una scaletta bilanciata con attenzione al nuovo materiale e ai classici dei Pink Floyd, che grazie all’audio masterizzato in Dolby Atmos, l’ultima frontiera dell’audio-cinema, rivivranno ancora una volta per un momentary lapse di genio e rock and roll.
di Alessandra Baio