“Roma non fa la stupida stasera..”, così inizia una delle canzoni più belle del magnifico Rugantino, commedia musicale realizzata da Garinei e Giovannini. I più grandi avranno visto diverse interpretazioni, i più piccoli invece, potranno iniziare a conoscerlo grazie alla rappresentazione che l’attore Enrico Brignano ha portato in scena al Sistina come prima tappa.
Commedia rappresentata per la prima volta al Teatro Sistina di Roma il 15 dicembre 1962. Il sipario si apre, partono gli applausi, ci troviamo nella Roma papalina del XIX secolo. Il protagonista Rugantino, interpretato da Enrico Brignano, cerca di raggirare le persone con l’aiuto della sua complice Eusebia (Paola Tiziana Cruciani) che egli spaccia per sua sorella. Morto il primo, da cui non ricevono alcun soldo; decidono di provare con il celebre boia dello Stato Pontificio, Mastro Titta (Vincenzo Failla), il quale però si innamorerà presto di Eusebia.
La seconda protagonista femminile è la bellissima Rosetta (Serena Rossi) compagna, del violento Gnecco Er Matriciano (Simone Mori). Rosetta, donna più desiderata dai romani, viene ingannata da Rugantino, il quale, accetta la scommessa dei suoi amici e decide di conquistare la donna, non tenendo conto però, dei sentimenti che presto lo legheranno a lei. Come finirà la storia potrete scoprirlo al Teatro Sistina dal 14 Novembre al 9 Febbraio; dal 2 al 13 Aprile invece, Brignano si sposterà con il suo Rugantino al Teatro degli Arcimboldi di Milano; dall’ 1 al 4 Maggio li troverete al Teatro Verdi di Firenze; e infine, a Giugno, debutteranno al New York City Center di New York. Grande conquista per Enrico Brignano che, ricordiamo, si è occupato soprattutto della regia oltre ad esser riuscito ad interpretare al meglio il difficile ruolo di Rugantino.
Il momento più bello di tutto lo spettacolo però, è sicuramente il monologo che Enrico Brignano regala al suo amato pubblico, in cui ringrazia tutte le persone che in questi anni hanno interpretato il Rugantino, attori, che hanno segnato la storia del teatro italiano.
Consiglio a tutti gli appassionati di teatro e non, ad andare a guardare questo bellissimo spettacolo, ne vale assolutamente la pena.
di (Martina Calabrò)