Presentato con il titolo originale Laissez-moi, il nuovo film di Maxime Rappaz offre un racconto intimo e potente. Al centro della trama troviamo Claudine, interpretata magistralmente da Jeanne Balibar. Madre devota di un figlio disabile, Claudine vive una doppia vita: accudisce il figlio nella quotidianità, ma ogni martedì si concede una notte di libertà in un hotel di montagna, incontrando uomini sconosciuti. Quando uno di questi uomini infrange la sua regola più importante – rimanere una sola notte – Claudine si trova di fronte a scelte che sconvolgeranno la sua vita.
Un ritratto intenso di una donna complessa
La regia di Maxime Rappaz si concentra sull’emancipazione di una donna che si trova a un bivio esistenziale. L’ambientazione tra valli e montagne, con il loro silenzio maestoso, diventa metafora dello stato d’animo della protagonista: un luogo tanto romanzesco quanto solitario. Claudine è un personaggio multiforme, capace di convivere con l’amore incondizionato per il figlio e la ricerca di una libertà individuale.
Un cast di grande talento
Oltre a Jeanne Balibar, il film si avvale di interpretazioni intense, tra cui Thomas Sarbacher nel ruolo di Michael, il misterioso uomo che cambia il destino di Claudine. Pierre-Antoine Dubey, nel ruolo del figlio disabile Baptiste, offre una performance sensibile e credibile, grazie a un lungo lavoro preparatorio in collaborazione con specialisti.
Il messaggio di Maxime Rappaz
Il regista ha spiegato che la maternità e il desiderio di libertà sono stati i temi centrali del film. Ambientato nel 1997, il racconto è volutamente lontano dal mondo contemporaneo, privo di distrazioni tecnologiche, per immergere lo spettatore in una narrazione senza tempo. “Volevo una conclusione che scuotesse lo spettatore,” ha dichiarato Rappaz, “lasciando Claudine libera, ma senza sapere dove andrà.”
Solo per una notte è un racconto che mescola introspezione, amore e paesaggi mozzafiato. Con una regia raffinata e un cast d’eccezione, questo film promette di lasciare un segno profondo nel cuore degli spettatori.
