“Senza malizia verso alcuno,con carità verso tutti” by Spielberg


“Senza malizia verso alcuno,con carità verso tutti”
(Abramo Lincoln). L’ultimo attesissimo film di Steven Spielberg narra la storia del sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America: Abramo Lincoln.

Il celebre regista non ha voluto raccontare l’intera vita dell’ex presidente, ma diversamente ha concentrato la narrazione sugli ultimi quattro mesi di presidenza, nei quali Lincoln maggiormente si impegnò per eliminare la schiavitù negli Stati Uniti, riuscendo a far approvare il tredicesimo emendamento. Spielberg racconta, in merito, un episodio della sua vita molto significativo riguardo il momento in cui si appassionò a quello che fu il più grande uomo del diciannovesimo secolo. Aveva sei anni quando suo zio lo portò a vedere da vicino la statua del “Lincoln Memorial”; inizialmente la trovò così mastodontica da riuscire a guardargli solo le mani, ma una volta superata la paura iniziale, quando riuscì ad osservarla pienamente, ne rimase così affascinato da non volersene più separare.

Lavorava da dodici anni a questo progetto. L’ossessione verso questo personaggio storico lo ha portato a concentrarsi a lungo sulla perfetta realizzazione di un film che riesce a mostrare in totale pienezza l’umanità che ha fatto di questo presidente un vero eroe. Dal momento in cui ha messo mano al progetto, il regista aveva in mente un unico solo attore al quale proporre questa parte: Daniel Day-Lewis, considerato da sempre un gigante nell’ambito della recitazione. Un attore di fama mondiale, vincitore di due premi Oscar (“Il mio piede sinistro” nel 1990 e “Il petroliere” nel 2008) che, nonostante abbia alle spalle una carriera ammirevole, ammette la timidezza e la soggezione iniziale nell’avvicinarsi a un uomo di tale grandezza. Quando gli venne proposta la parte, la rifiutò per ben due volte, ma il regista non smise di ritentare perché credeva fortemente che nessuno potesse interpretare sul grande schermo Lincoln meglio di Day-Lewis. Racconta in un’intervista che il film non avrebbe mai potuto prendere forma se Daniel non fosse riuscito ad identificarsi completamente con la sceneggiatura, tanto da non voler più uscire dai panni del personaggio dopo l’ultimo giorno di riprese. Ha avuto bisogno di un anno di tempo per potersi preparare al meglio e la sua straordinaria interpretazione è  stata premiata di recente ai Golden Globe con la vittoria nella categoria miglior attore protagonista. Inoltre è già considerato il film favorito agli Academy Awards di quest’anno con ben dodici candidature.

Nel cast recita anche Sally Field nei panni della moglie di Lincoln (Mary Todd Lincoln) che ebbe per la sua carriera un ruolo primario, in quanto lo spinse a compiere scelte che forse non avrebbe mai affrontato, oltre ad essere la sua più grande fan. Lo appoggiò in ogni scelta sempre.

Questo film è certamente un grande omaggio a un uomo che contribuì a rendere questo mondo migliore, che fu un grande esempio per tutti noi.
(di Hilary Tiscione)

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