Sarà l’opera di Umberto Giordano, Andrea Chenier, a inaugurare la stagione del Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre. La regia è stata affidata a Mario Martone, mentre la direzione musicale a Riccardo Chailly, a quasi 40 anni di attività alla Scala. Tra i protagonisti in scena, le voci di Anna Netrebko e Luca Salsi, uno dei più emozionanti baritoni dei nostri anni.
Certamente un inizio significativo, poiché l’Andrea Chenier è stato rappresentato per la prima volta proprio alla Scala nel marzo del 1896. Il maestro Chailly ha dichiarato: “Trentadue anni (dall’ultima messa in scena) sono davvero un po’ troppi per un’opera così amata dal pubblico, così cara ai milanesi, e che appartiene per diritto alla Scala”.
Il dramma di ambientazione storica è ispirato alla vita dell’omonimo poeta francese durante la rivoluzione. Diviso in quattro quadri, è stato reso celebre grazie alla memorabile interpretazione di Maria Callas de La Mamma morta (quadro III), diventata parte della colonna sonora del film Philadelphia. “È un’opera molto bella da ascoltare, ma molto difficile da eseguire”, spiega Chailly, che “per dare un senso unitario allo spettacolo” e “permettere l’esecuzione del flusso naturale dell’opera”, ha chiesto al pubblico di non applaudire al termine della singola aria.
Spettacolo quindi atteso, che sarà solo il primo di una ricca stagione: 15 titoli d’opera (di cui una prima mondiale, Fin de Partie), 7 serate di balletto (importante la prima di Roberto Bolle nel Bolero di Maurice Ravel, nell’ipnotica coreografia di Maurice Bejart), 8 concerti sinfonici (di cui 4 dedicati alle sinfonie di Gustav Mahler), concerti di canto, 2 coreografie dal Bolshoi di Mosca, 2 opere per i più piccoli e musica da camera.
Insomma, al pubblico non resta che l’imbarazzo della scelta!
di Denise Rotondi