Un team disfunzionale, una missione letale
Nel nuovo attesissimo capitolo del Marvel Cinematic Universe, Thunderbolts, i Marvel Studios riuniscono una squadra di personaggi apparentemente incompatibili, segnati da un passato burrascoso e da un presente pieno di incertezze. Yelena Belova, Bucky Barnes, Red Guardian, Ghost, Taskmaster e John Walker non sono i classici eroi. Sono antieroi, emarginati, soldati caduti in disgrazia, vittime del sistema o della propria coscienza. E ora, loro malgrado, si trovano costretti a collaborare per una missione ad alto rischio, orchestrata da Valentina Allegra de Fontaine, figura tanto enigmatica quanto manipolatrice.
Ma cosa accade quando l’unico modo per sopravvivere è fidarsi degli altri, anche se quei “compagni” potrebbero pugnalarti alle spalle? Thunderbolts parte da questa domanda e la sviluppa in un thriller d’azione ad alta tensione, dove nulla è scontato e ogni personaggio lotta contro nemici esterni ma soprattutto contro i propri fantasmi interiori.
La linea sottile tra vendetta e salvezza
Il film esplora il lato più cupo e umano del Marvel Universe. Non c’è spazio per superpoteri salvifici o per ideali incontaminati: qui i protagonisti sono mossi da colpa, rabbia, desiderio di redenzione. La missione che li attende li porterà non solo ad affrontare pericoli concreti, ma anche a confrontarsi con le scelte passate e con le conseguenze che ne sono derivate. In gioco non c’è solo la sopravvivenza, ma la possibilità, forse unica, di riscrivere la propria storia.
Yelena (Florence Pugh), orfana di affetti e affamata di giustizia personale, Bucky Barnes (Sebastian Stan), in eterno conflitto tra l’identità di Winter Soldier e la voglia di pace, e Red Guardian (David Harbour), ironico e disilluso, sono solo alcuni dei volti di questo mosaico emotivo. Il loro percorso si intreccia con quello di Taskmaster, Ghost e John Walker, tutti personaggi spezzati ma tutt’altro che sconfitti.
Un nuovo linguaggio per i cinecomic
Thunderbolts segna un cambio di paradigma per il Marvel Cinematic Universe. In un’epoca cinematografica sempre più attenta alle sfumature dei personaggi e alle motivazioni che li guidano, il film abbandona i confini tradizionali tra buoni e cattivi per abbracciare l’ambiguità. È un’opera che parla di seconde possibilità, del peso delle scelte sbagliate e di quanto sia difficile, ma necessario, fidarsi degli altri.
Con la sua carica emotiva, la narrazione serrata e un’estetica che strizza l’occhio al thriller e al cinema d’autore, Thunderbolts si candida a essere uno dei titoli più sorprendenti dell’intero universo Marvel. Un film che non ha paura di mettere in discussione i miti, per riscoprire l’umanità che si cela dietro la maschera.