Jacopo Robusti detto Tintoretto, simbolo della Venezia del XVI secolo
Gli artisti sono senza dubbio uno dei più grandi vanti dell’Italia. Non semplici portavoce di grandi movimenti culturali, ma uomini che nascondono delle esperienze di vita uniche nel loro genere. È questo il caso di Jacopo Robusti, meglio conosciuto come Tintoretto, uno dei protagonisti dell’arte e simbolo della Venezia del XVI secolo.
Trae il suo soprannome dal mestiere del padre ( un tintore, appunto), ma, dato il suo carattere forte e maledetto, verrà definito “il furioso” dal Vasari. Il docufilm, presentato in occasione del progetto Grande Arte al Cinema, è stato prodotto da SkyArte per celebrare il cinquecentenario della nascita del genio.
Venezia: una amante indimenticabile
Ambientato durante la peste del 1575, il documentario si svolge in una laguna cupa, martoriata e distrutta. È così che la Serenissima si presta come teatro perfetto per le opere dell’artista. Figlio di Venezia stessa, Tintoretto si rifiuterà di lasciare la città durante la piaga, mettendo quindi a rischio la sua stessa incolumità.
Così facendo si dedicherà senza sosta al ciclo di dipinti della Scuola Grande di San Rocco, la sua impresa più grandiosa. Segnerà quindi un record non superato nemmeno da Michelangelo nella Cappella Sistina: firmare ogni dipinto presente in un edificio.
Il documentario racconta inoltre della sua grandissima rivalità con un altro pittore suo concittadino: il Veronese. È così che viene riportato il clima di fermento culturale della città, un luogo di intrighi, e sottolineata la portata di “artista maledetto” del Tintoretto.
Tintoretto: un documentario sull’uomo dietro il mito
Narrato da Stefano Accorsi e da alcuni dei più grandi esperti d’arte, il nuovo docufilm di SkyArte si pone in una logica innovativa. Dimentichiamo i documentari del passato e approcciamo ad un nuovo modo di fare cultura: accattivante, a tratti dark, che immerge lo spettatore nel tempo raccontato. Il progetto, inoltre, non finirà con il documentario: SkyArte sosterrà anche la restaurazione di due opere dell’artista, che saranno così esposte a Londra.
In ultimo, la storia del Tintoretto diverrà anche una graphic novel a colori, in cui vi sarà la presenza di Tiziano Vecellio, suo presunto rivale. Un’occasione imperdibile, quindi, per conoscere la vita di uno degli artisti più enigmatici della storia, con uno stile unico e all’avanguardia. Un precursore dei tempi, un uomo che, utilizzando le parole di David Bowie, “ha costruito la sua carriera come una proto-rock star” .
di Maria Concetta Porricelli