A Cannes ha vinto la commedia romantica amante dell’imprevedibile
Quest’anno a incoronare i migliori interpreti di un’edizione simbolo della riscoperta della cinematografia al Festival di Cannes, insieme al super ospite Spike Lee, é toccato a Mati Diop, Mylène Farmer, Maggie Gyllenhaal, Jessica Hausner, Melanie Laurent, Tahar Rahim, Song Kang-ho e Kleber Mendonça.
L’edizione da poco conclusasi ha regalato sorrisi, soprattutto per una gaffe da parte di Spike Lee che rimarrà impressa nelle menti degli affezionati alla Croisette. All’inizio della cerimonia infatti, il goliardico Lee ha rivelato, senza neanche pensarci troppo, il nome del vincitore dell’ambita Palma d’Oro: Titane di Julia Ducourneau.
Titane di Julia Ducourneau: una donna vince con un film rivoluzionario e trasgressivo
Il film é stato il più controverso del concorso, non tanto per il fatto di essere un thriller/horror, quanto per la perdita, ad un certo punto, dell’aspetto narrativo.
Le altissime aspettative sono state smontate dal momento in cui i protagonisti hanno iniziato ad agire senza una logica, facendo perdere la correlazione tra identità di corpo, genere e sesso, attraverso la perversa relazione della protagonista Alexia con il titanio del titolo.
Nonostante le forti critiche, la pellicola ha vinto per il suo essere cruda e al contempo originale; Titane rappresenta il mondo oggi, la difficoltà che si prova nel sentirsi inadeguati e il convivere con un corpo che talvolta é il “mostro” di ciascun essere umano.
Soddisfazioni per il tricolore
L’edizione 2021 del Festival di Cannes si è rivelata fortunata per il Bel Paese, vedendo consegnare la Palma d’Onore a Marco Bellocchio per il documentario “Marx puó aspettare”.
Il momento della consegna è stato preceduto da un emozionante speechless tenuto da Paolo Sorrentino, che ha elogiato le abilità e la profondità del “giovane” Bellocchio, ritrovando nella sua persona tutte le caratteristiche che un regista dovrebbe possedere: appartato, discreto, lontano anni luce dall’egocentrismo e curioso dell’altro.
Il cinema di questo promettente regista affascina proprio perché ad incuriosire e rendere grandi i suoi film c’è una sotterranea inquietudine tutta da scoprire.
I premi
Palme d’Or
TITANE di Julia Ducournau
Grand Prix ex Aequo
GHAHREMAN (UN HÉROS / A HERO) di Asghar Farhadi
HYTTI N°6 (Compartment n°6 / Compartiment N°6) di Juho Kuosmanen
Miglior regia
Leos Carax per Annette
Migliore Attrice
Renate Reinve con VERDENS VERSTE MENNESKE (Julie (en 12 Chapitres) (The Worst person in the World)
Premio della giuria ex aequo
HA’BERECH (Le Genou de’Ahed / Ahead knee) di Nadav Lapid
MEMORIA di Apichatpong Weerasethakul
Migliore attore
Caleb Landry Jones in NITRAM di Justin Kurzel
Palma d’oro al Miglior Cortometraggio
TIAN XIA WU YA (Tous les Corbeaux du Monde / All the Crows in the World) di Tang Yi
Un Certain Regard
Un Certain Regard Prize
RAZZHIMAYA KULAKI (UNCLENCHING THE FISTS) diretto da Kira Kovalenko
Jury Prize
GROSSE FREIHEIT (GREAT FREEDOM) di Sebastian Meise
Ensemble Prize
BONNE MÈRE (GOOD MOTHER) di Hafsia Herzi
Courage Prize
LA CIVIL di Teodora Ana Mihai
Prize of Originality
LAMB di Valdimar Jóhannsson
Special Mention
NOCHE DE FUEGO (PRAYERS FOR THE STOLEN) di Tatiana Huezo
I premi indipendenti
Il primo premio che la giuria ha consegnato, come di consueto ogni anno, é stato l’indipendente Palm Dog 2021, andato a Dora, Rosie e Snowbear, i tre Spaniel di Tilda Swinton, l’attrice scozzese che simpaticamente ha subito indossato il collare rosso. Il film che gli ha consentito di ricevere il premio è stato “The souvenir Part II” di Joanna Hogg. A seguire, l’assegnazione dell’Oeil d’Or 2021 per il miglior documentario è andata all’indiano Payal Kapadia con “A night of knowing Nothing”.
di Agnese Pasquinelli