Un occhio attento sulla vicenda
La storia è ambientata in una Parigi autunnale, contemporanea, realistica. Il film si apre con una scena in cui una donna sposata incontra un vecchio compagno liceale, il quale si mostra interessato a lei, fin dai tempi del liceo, ancora oggi e forse da sempre. Una trama fatta di tensioni, tradimenti, sospetti e pericoli, che desta l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine.
Il corso della storia porta la donna, Fanny, a cedere al corteggiamento dell’uomo, Alain. Lei lascia la quotidianità agiata vissuta con il marito Jean per adottare un destino bohémien, lontano dalla sua vita attuale; tutto ciò finché non intervengono un investigatore privato e la suocera dell’uomo, che portano confusione nella mente e nel cuore di Fanny; inizia così quel triangolo amoroso fatto di doppi giochi, di inganni e di vendette.
Tra i protagonisti, Lou de Laage, Niels Schneider, Melvil Poupaud e Valérie Lemercier che grazie alla loro graziosa e fantastica interpretazione creano un inedito racconto che appassiona gli spettatori.
Temi predominanti e referenze
L’angoscia è uno degli elementi latenti ma onnipresenti nella pellicola, così come quell’umorismo sottile, tenue e discreto che da sempre caratterizza i film del regista. I riferimenti alla figura di Woody Allen e ai suoi lavori pregressi sono molteplici; si ritrovano infatti riferimenti intertestuali alla sua produzione, la fotografia è essenziale ma comunque di grande impatto visivo, e la sceneggiatura passa gradualmente da un mood più dolce e tranquillo a una drammaticità che si evolve e cresce nel corso del film.
Woody Allen ha deciso di salutare il suo pubblico con un’opera al di fuori dell’ordinario, ritornando ai suoi topos preferiti, a una sospensione che risulta sempre uguale a se stessa. Un thriller romantico che presenta pochi plot twist, e che porta a galla le intuizioni intriganti del regista.