Con il suo ultimo film, Anora, Sean Baker ci regala una rilettura unica e attuale della fiaba di Cenerentola, ambientata nel cuore della moderna Brooklyn e raccontata con lo stile inconfondibile del regista. La protagonista, Anora, è una giovane lavoratrice del sesso che, quasi per caso, si ritrova catapultata in un mondo di sfarzi e lusso dopo aver sposato il figlio di un potente oligarca russo. Ma i sogni di Anora subiscono un brusco risveglio quando l’arrivo dei suoceri in città minaccia di distruggere il suo matrimonio.
Una storia tra romanticismo e azione rocambolesca
Ambientato nel 2018, il film segue Anora attraverso una serie di vicende imprevedibili e travolgenti. Incontriamo la protagonista nel suo ambiente quotidiano, un club di Brooklyn, fino a vederla immersa nel luccicante mondo di Manhattan e Las Vegas, sempre accompagnata dal suo giovane e ricchissimo marito. La storia mescola toni romantici e momenti di pura adrenalina, con inseguimenti tra le strade di Brighton Beach, Coney Island e Manhattan, che mantengono lo spettatore costantemente sorpreso. Anora si trasforma così in un viaggio emozionante e imprevedibile, in grado di cambiare continuamente registro e lasciare il pubblico col fiato sospeso fino alla fine.
L’estetica vintage di Sean Baker e l’influenza del cinema anni ’70
Per ricreare al meglio il mondo di Anora, Baker ha scelto di girare in pellicola 35mm, ispirandosi alla cinematografia degli anni ’70. L’autore ha infatti dichiarato di essersi ispirato al cinema della New Hollywood e ai classici del cinema italiano, spagnolo e giapponese dell’epoca, per restituire la dimensione nostalgica e immersiva che caratterizza il film. I movimenti di macchina coreografati e l’uso delle lenti anamorfiche creano un’atmosfera sospesa, che si adatta perfettamente al mondo surreale e decadente della protagonista.
Scelte stilistiche e tecniche di produzione d’eccezione
Drew Daniels, direttore della fotografia che ha già lavorato con Baker in Red Rocket, ha collaborato al progetto apportando un’estetica accurata, tra l’uso di luci naturali e contrasti cromatici studiati. “Volevamo catturare un inverno freddo e grigio a New York, da opporre ai colori saturi di Las Vegas”, spiega Daniels, sottolineando come il lavoro della macchina da presa abbia cercato di mantenere una visione obiettiva e ironica. Le location, tra cui i celebri scenari di New York e Brooklyn, aggiungono profondità e realismo alla storia, esplorando i contrasti tra i diversi strati sociali della città.
Un viaggio tra il lusso e le radici di Brooklyn
Il contrasto tra la vita di Anora e il mondo del marito emerge con forza lungo tutta la pellicola, che esplora anche i temi della classe sociale e del privilegio. Il regista mostra come, accanto agli ambienti opulenti dei nuovi ricchi di Manhattan, il passato di Anora rimanga sempre presente. Dai locali esclusivi di Las Vegas agli appartamenti di lusso newyorkesi, i set ricostruiti per Anora raccontano una realtà di distanze incolmabili, mostrando i luoghi d’infanzia di Brooklyn accanto ai quartieri più esclusivi, senza mai dimenticare le radici della protagonista.
Una produzione dallo stile ricercato e minimale
La scenografia, curata da Stephen Phelps, enfatizza i contrasti con l’uso di una palette essenziale: bianco, nero, grigio e rosso dominano le scene, sia negli interni che negli esterni. I dettagli estetici rispecchiano la freddezza e la distanza emotiva tra i personaggi e contribuiscono a raccontare una storia di sfarzo e di vuoti emotivi, arricchendo l’atmosfera del film con elementi visivi potenti.
Un film che celebra il cinema classico e contemporaneo
Con Anora, Sean Baker ci porta in una dimensione visiva e narrativa che mescola nostalgia e freschezza, omaggiando il cinema classico mentre esplora storie e tematiche attuali. Con uno stile impeccabile e una regia attenta, Baker consegna una fiaba moderna e cinematograficamente sofisticata, che sa divertire, commuovere e portare a riflettere sul mondo contemporaneo.
Anora è pronto a stupire il pubblico con una storia sorprendente e un’estetica indimenticabile, raccontando una moderna Cenerentola e le sue contraddizioni, tra realtà e sogno.