Il cinema come “testimone del passato e del presente”
È ormai tutto pronto per l’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Inizierà il 30 agosto per proseguire fino al 9 settembre. Molti gli interrogativi sul futuro dell’industria del cinema, soprattutto in questi giorni in cui a Hollywood il mondo degli sceneggiatori e degli attori si è unito in uno dei più grandi scioperi che il settore ricordi. Ma Alberto Barbera, direttore della Mostra, assicura: “se anche l’industria dell’audiovisivo mostra le sue fragilità, il cinema è vivo come non mai. La conclusione del lungo processo di selezione dei film proposti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ne parrebbe una conferma (…) non soltanto quantitativa, ma anche e soprattutto in virtù della bontà del raccolto”.
Dunque, un mondo fragile e antico eppure in continuo mutamento, come precisa il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, quando dichiara che il cinema non ha mai smesso il proprio ruolo di testimone del passato e del presente, di visionario precursore del futuro, di narratore della forza interiore di donne e uomini che sanno opporsi a ingiustizia e sopraffazione.
I film in concorso
Venezia 80 si apre con “Comandante” di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, in prima mondiale. Seguono, tra i ventitré film in concorso, “Dogman” di Luc Besson, “Enea” di Pietro Castellitto, “Maestro” di Bradley Cooper, “Priscilla” di Sofia Coppola, “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, “Io capitano” di Matteo Garrone, “Poor Things” di Yorgos Lanthimos, “Ferrari” di Michael Mann e “Adagio” di Stefano Sollima, per citarne alcuni.
Anche fuori concorso, però, le pellicole che saranno presentate vantano nomi noti della regia internazionale e non; tra questi, “The palace” di Roman Polanski, “The wonderful story of Henry Sugar” di Wes Anderson, “Coup de chance” di Woody Allen, “La sociedad de la nieve” di J.A. Bayona che sarà anche il film di chiusura. Inoltre, in occasione del Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani sarà mostrato il suo “L’ordine del tempo”.
Le opere saranno giudicate, al solito, dalla giuria, quest’anno composta dal Presidente Damien Chazelle (“La La Land”, “Babylon”), l’attore palestinese Saleh Bakri, Jane Campion (“Lezioni di piano”), la regista e sceneggiatrice francese Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti (“Lo chiamavano Jeeg Robot”), Martin McDonagh (“Gli spiriti dell’isola”, “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”), lo sceneggiatore e regista argentino Santiago Mitre, Laura Poitras, regista e giornalista statunitense, e l’attrice cinese Shu Qi.
Restiamo, dunque, in attesa – per fortuna breve – di vedere chi si aggiudicherà il Leone d’Oro e tutti gli altri prestigiosi premi e ammirare le star che approderanno al Lido.