Vice, il potere nell’ombra
Come ci si sente a governare uno dei paesi più potenti ed influenti del mondo? Chiedetelo al Presidente degli Stati Uniti d’America. Oppure, in questo caso, al suo Vice: Dick Cheney. Da stagista del congresso a uomo che nell’ombra arrivò a governare un’intera Nazione, considerato da molti il vero “numero uno” della Casa Bianca durante l’amministrazione di George W. Bush. Vice è la pellicola che ci racconta la sua ascesa, e come, da dietro le quinte, pian piano ha preso in mano le redini del gioco, fino al suo declino.
Un cast stellare
Vice comprende un cast davvero stellare, a partire dal regista e sceneggiatore premio Oscar Adam McKay. Già acclamato pochi anni fa con “La grande scommessa”, prosegue nuovamente il filone della satira che riesce a sdrammatizzare, però, con grande ironia. Facendo così guadagnare al suo nuovo lavoro ben sei nomination ai Golden Globe, tra cui miglior regista e miglior film commedia.
Degna di nota è la performance del premio Oscar Christian Bale, camaleontico nei panni del protagonista Dick Cheney. Ruolo per il quale l’attore ha studiato ogni singola intervista del suo personaggio, imparato il modo di camminare e parlare. Ha persino incontrato un nutrizionista per cercare di ingrassare in modo salutare, modificando la sua forma fisica per assomigliare sempre di più al Vicepresidente. È guidato e supportato dalla moglie, Lynne (Amy Adams), ha come mentore Donald Rumsfeld (Steve Carell) e come “capo”, il Presidente Bush, interpretato da Sam Rockwell.
Un film che divide
Vice è un film che divide ma sicuramente invita anche a riflettere, facendo luce sugli episodi che vengono considerati come il trampolino di lancio del declino della società occidentale. Dagli attentati dell’11 settembre alla guerra in Iraq; affrontando temi di fallita cultura politica americana, di denaro e influenza, di istituzioni infrante. È una invettiva contro l’abuso di potere e un’esposizione delle terribili conseguenze per la gente comune di tali abusi. Sicuramente il punto di forza di Cheney è stato agire con massima riservatezza e silenzio. E voi cosa avreste fatto se aveste avuto tutto quel potere tra le vostre mani?
di Rachele Conti