Un incontro tra epoche e linguaggi
La mostra esplora il legame tra queste due correnti, apparentemente lontane ma accomunate da una visione del futuro come energia in costante flusso. Il Futurismo, nato agli inizi del Novecento, celebrava la velocità, il dinamismo e il progresso tecnologico, mentre il Graffitismo, esploso nella New York degli anni ’70, trasformava muri e vagoni in tele urbane per esprimere identità culturale e appartenenza sociale.
Entrambi i movimenti, seppur nati in contesti diversi, hanno infranto le convenzioni artistiche del loro tempo. “Visions in Motion” mette in luce come queste due rivoluzioni abbiano trasformato il concetto di arte, rendendola una rappresentazione autentica dello spirito dell’epoca.
L’energia del luogo e la curatela
Ambientata negli spazi suggestivi della Fabbrica del Vapore, la mostra restituisce quella dimensione urbana che fu il terreno fertile per il Graffitismo e che il Futurismo aveva anticipato con la sua celebrazione delle metropoli moderne. Curata da Carlo McCormick con il contributo di Edoardo Falcioni, Maria Gregotti ed Elena Pontiggia, “Visions in Motion” offre un’esperienza immersiva attraverso opere, saggi critici e installazioni capaci di far rivivere l’essenza di questi due movimenti.
Un invito a immergersi nel presente continuo dell’arte
Questa mostra non è solo un’esposizione: è un invito a riflettere su come l’arte possa raccontare il cambiamento e le sfide del proprio tempo. Scoprire le connessioni tra Futurismo e Graffitismo significa comprendere il potere universale dell’arte di oltrepassare le barriere culturali e temporali.
Non lasciarti sfuggire l’occasione di vivere un’esperienza che unisce storia, creatività e innovazione. “Visions in Motion” ti aspetta alla Fabbrica del Vapore di Milano per farti immergere in un dialogo visivo senza precedenti.