Molto più di un hotel nel sud della Francia. Siamo in Provenza, in un borgo medievale tra le colline sopra Nizza. La storia di La Colombe d’Or è fatta di arte e romanticismo, dal lontano 1920.
“Qui ospitiamo gente a cavallo, a piedi o con i quadri”
Questa la scritta (in francese) che si trova sulla porta d’ingresso dell’hotel. Siamo negli anni ‘40 del Novecento. Quando alcuni clienti speciali pagano il loro soggiorno con bozzetti e disegni. Chi sono? Tra gli altri, Pablo Picasso, George Braque e Fernand Léger.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale infatti, il piccolo albergo diventa un angolo di libertà. Lontani dalle ideologie totalitarie e dalle censure dei regimi, artisti, scrittori e attori si rifugiano qui. Attratti come per incanto dalla luce della Provenza e accolti in un ambiente familiare e suggestivo. Dopo le serate caratteristiche della Costa Azzurra, anche Hemingway e i Fitzgerald salgono nelle loro stanze a La Colombe d’Or. Ma com’è nato questo posto magico?
Un passo indietro: Saint-Paul-de-Vence, 1920
Paul Roux, un contadino del luogo, decide di aprire un piccolo bar con una terrazza per ballare. Così nasce La Colombe d’Or, dal desiderio di Paul e la moglie “Titine” di allargare il locale e affittare tre camere. Oggi, l’hotel conta 25 alloggi e una collezione d’arte di ineffabile valore.
Dal pranzo con Picasso al relax con Chagall
Immagina di sederti nel piccolo tavolino del bar e prendere un caffè con Picasso. O scambiare due chiacchiere in piscina con Chagall. Qui, tutto è possibile. Il tempo sembra essersi fermato. L’atmosfera è rimasta la stessa di quegli anni d’oro dell’arte moderna. E gli artisti del passato ci parlano con le loro opere appese ai muri, senza cornici né fronzoli. Più che un museo, è un laboratorio d’arte.
Non solo arte, ma un intreccio di storie
Tutte le stanze e le hall degli hotel hanno delle storie da raccontare, o da custodire in silenzio. Le persone si incontrano, nascono nuovi amori, si consumano relazioni, si discutono rotture. Le storie di vita si incastrano e si sovrappongono, negli hotel. Ma queste mura conservano racconti speciali, come gli ospiti che le hanno vissute.
È questo, ad esempio, il luogo scelto dall’attore e cantante Yves Montand e Simone Signoret per il loro ricevimento di nozze, nel 1951. La loro storia d’amore andò su tutte le pagine dei quotidiani, per il tradimento di Yves con la bella Marylin Monroe.
Alla fine della guerra, l’hotel diventa meta preferita di una folla internazionale. Francis, il figlio di Paul, stringe amicizia con Lino Ventura e Serge Reggiani. E gli anni Cinquanta sono anche quelli di Mirò, Braque e Chagall.
La Colombe d’Or, tra passato e presente
Poco è cambiato oggi. Se non l’arricchirsi del tesoro d’arte appeso ai muri. La famiglia Rieux, continua a prendersi cura di questo pezzo di storia, in cui ogni angolo c’è un’emozione da scoprire. L’albergo ospita ogni anno artisti e intellettuali. E l’ultimo capolavoro custodito qui, è una grande ceramica dall’artista irlandese Sean Scully. L’hotel oggi ha 13 camere e 12 suites. E chi altro ha un Mirò a bordo piscina?
di Camilla Mantovani